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5 fake news sul cibo sfatate dagli esperti

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Forse hai sentito dire anche tu cose del tipo “il cibo confezionato è meno genuino di quello fatto in casa”, oppure che “le materie prime italiane sono le migliori”. Secondo l’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari (OTAN), queste e molte altre vanno bollate come bufale, cioè fake news sul cibo.

Si diffondono rapidamente, creando confusione e allarmismo tra i consumatori e influenzando negativamente il loro rapporto con il cibo. OTAN ha provato a sfatare queste fake news sul cibo e sull’alimentazione sana durante il workshop “Tecnicamente Falso”, un momento di confronto e riflessione patrocinato dall’Associazione Italiana Stampa Agroalimentare (ASA) che ha riunito giornalisti, divulgatori scientifici e professionisti della comunicazione food.

Fake news sul cibo e disinformazione

Gli esperti tecnologi alimentari sono quotidianamente alle prese col tentativo di progettare e garantire cibo di qualità e di contrastare la diffusione di bufale e disinformazione, promuovendo invece una cultura alimentare consapevole e basata su evidenze scientifiche. “Secondo il Censis, oggi 3 italiani su 4trovano difficoltà nel distinguere tra notizie vere e false, specialmente sui social media“, dicono da OTAN.

“Oggi la comunicazione del cibo tende a semplificare eccessivamente la complessità della nutrizione, dipingendo alcuni alimenti come miracolosi e altri come dannosi. Questo approccio, oltre a confondere, deresponsabilizza le persone nella gestione della propria salute e aumenta l’ansia sociale, favorendo diete squilibrate e scelte alimentari potenzialmente dannose“, le parole di Giorgio Donegani, tecnologo alimentare portavoce del Consiglio Nazionale di OTAN.

5 fake news sul cibo sfatate dagli esperti

  • Le materie prime italiane sono sempre migliori: FALSO – La qualità delle materie prime non dipende dall’origine geografica. “La sicurezza sulle nostre tavole è garantita dai rigorosi controlli igienico-sanitari effettuati da enti preposti e comparto agroalimentare”, spiegano gli esperti.
  • Il cibo confezionato è meno genuino di quello fatto in casa: FALSO – Gli alimenti confezionati devono rispettare rigide norme di sicurezza e qualità che riguardano anche la formazione degli operatori, mentre in casa non esistono obblighi simili e la sicurezza dipende unicamente dalla competenza di chi cucina.
  • Gelati e surgelati contengono conservanti: FALSO – “Il freddo l’unico metodo di conservazione ammesso”, dicono i tecnologi.
  • Gli alimenti senza additivi sono più sani: FALSO – “Non solo la lista degli additivi è oggetto di controlli e verifiche continue dell’Efsa, ma alcuni, come l’acido citrico, si usano anche in cucina casalinga per le sue proprietà antiossidanti”, spiegano da OTAN.
  • Il cibo servito nelle mense è di bassa qualità: FALSO – I requisiti di qualità degli alimenti e il modo in cui vengono lavorati e serviti nelle mense scolastiche sono concordati con il Comune di riferimento (e controllati periodicamente).

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