Deluso il Ct dell’Italia al termine del match contro la Svizzera che è costato l’eliminazione agli azzurri negli ottavi di finale di Euro 2024: “La responsabilità è sempre dell’allenatore perché le scelte le faccio io”. Poi però aggiunge: “Gli allenatori precedenti hanno tutti avuto venti partite per fare prove e conoscerli, qualche partita in più mi poteva aiutare”. Domani, domenica 30 giugno, alle 12:30 parlerà Gravina da Iserlohn per fare il punto della situazione
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“La responsabilità è mia di quello che succede. La colpa è sempre dell’allenatore perché i calciatori li ho scelti io, ed è chiaro che è un percorso in cui devo fare delle conoscenze”. Queste le parole di Luciano Spalletti al termine del match perso dagli azzurri per 2-0 contro la Svizzera. Un ko che elimina l’Italia agli ottavi di finale degli Europei. “Gravina? Ci parlo perché con me si è sempre comportato da grande persona e da professionista serio”. E proprio il presidente federale, Gabriele Gravina, parlerà alla stampa domani, domenica 30 giugno, da Iserlohn per fare il punto della situazione prima del rientro della nazionale in Italia.
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“Ho avuto poco tempo per conoscere i ragazzi”
Dopo l’ammissione di colpa, Spalletti aggiunge: “Se questo è il massimo che possiamo esprimere a livello di giocatori italiani? Non ho avuto molto tempo per conoscerli. Gli allenatori precedenti hanno tutti avuto venti partite per fare prove e conoscerli, alcuni anche trenta, qualche partita in più mi poteva aiutare”. Ancora il Ct: “C’è una grande differenza tra quello che ho avuto a disposizione io e quello che hanno avuto a disposizione gli altri a livello di tempo”. Poi aggiunge: “Non voglio trovare alibi, io ho avuto 10 partite ed ero già con il fucile puntato perché dovevamo vincere. Però poi ho probabilmente bisogno di più conoscenza diretta, abbiamo anche avuto diversi infortunati su cui puntavo, ma oggi la Svizzera si è qualificata in maniera giusta”.
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“Ci sono cose che vanno assolutamente cambiate”
Sul match, nettamente e meritatamente vinto dalla Svizzera: “Se il ritmo è questo, è difficile parlare, dovevamo fare di più e ci sono cose che vanno assolutamente cambiate“. Ancora sull’atteggiamento tattico: “Quando si trovano squadre che palleggiano bene e recuperano palla bisogna farlo altrettanto bene”. Sulla rosa a disposizione: “La mancanza di velocità è una caratteristica, non abbiamo tantissimi calciatori con questa qualità di corsa. La differenza la fa poi la freschezza quando la palla la riconquisti. Le riaggressioni le fanno tutti, se non riesci a pulire la palla dentro i primi due o tre passaggi poi te li ritrovi tutti intorno”. Poi aggiunge: “Ci vuole tempo, dobbiamo andare a trovare giocatori con caratteristiche che ci mancano. Sotto l’aspetto delle qualità individuali qualcosa c’è mancato”.
“Non cerco alibi, ma se manca intensità…”
Ancora sul match contro la Svizzera: “Non sono contento della partita fatta, così come non lo sono di quella contro la Spagna. Sono soddisfatto parzialmente delle altre due. L’altra volta credevo di essere responsabile per essergli stato addosso con gli allenamenti e le richieste, questa volta li ho fatti recuperare e ho fatto anche dei cambi. La scorsa volta mi sono dato colpe per aver cambiato poco, perché non avevamo mantenuto un livello di intensità alto e quello è dipeso un po’ da come è finito il nostro campionato, ma non voglio sconfinare negli alibi”. Poi conclude: “In questo periodo qui abbiamo cercato di fare allenamenti che avessero un livello di intensità per questi fortissimi recuperi, ma sotto questo punto di vista ci sono state cose non totalmente soddisfacenti. Poi è chiaro che sono giocatori che ho scelto io”.
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