Con la squalifica di Riccardo Calafiori, che ha ricevuto due ammonizioni nelle tre gare del Gruppo B di EURO 2024, in difesa si apre una possibilità per Gianluca Mancini. C’è anche il difensore della Roma, infatti, in corsa per una maglia da titolare sabato all’Olympiastadion di Berlino, sede dell’ottavo di finale contro la Svizzera. Mancini, per il momento, continua ad allenarsi con la grinta di sempre all’Hemberg Stadion, in attesa – come il compagno Stephan El Shaarawy, che oggi ha parlato in conferenza stampa – di un’occasione, e lunedì sera ha invaso il campo come tutti al gol di Mattia Zaccagni.
“La partita con la Spagna ci aveva abbassato l’umore perché non ci aspettavamo una gara del genere ma siamo stati bravi a reagire in una partita fondamentale – le parole di Mancini a UEFA.com -. L’abbiamo ripresa alla fine ma meritavamo molto prima di stare sopra per espressione di gioco e per tutte le cose che abbiamo fatto nei 90 minuti. Credo sia stato un pareggio meritato e una qualificazione meritata”. Con un’ulteriore iniezione di entusiasmo arrivata con il gol sull’ultimo pallone del match: “Sì, durante la partita uno spera sempre che le cose si mettano nel migliore dei modi il prima possibile ma fare un gol così bello all’ultimo secondo è qualcosa che ci può dare una spinta in vista della prossima partita”.
La seconda del Gruppo B, l’Italia, affronterà sabato alle 18 a Berlino, la seconda del Gruppo A, la Svizzera, con tanti avversari che Mancini ha dovuto marcare nel campionato di Serie A. “Abbiamo visto la Svizzera contro la Germania, è una squadra molto fisica, molto veloce, corrono tanto – spiega -. Sarà una partita di livello e cercheremo di recuperare e arrivarci al meglio. Hanno sia giovani che gente più esperta, è un bel mix, una squadra con dei nomi importanti e altri più giovani che hanno sicuramente le qualità per far bene. Ma anche la nostra squadra ha un bel mix di esperienza e gioventù. Poi ci sono tanti giocatori che giocano o hanno giocato nel campionato italiano. Sarà un match giocato a viso aperto dove alcuni si conoscono, altri meno, ma l’importante è pensare a noi stessi e a fare le cose bene per noi stessi e per vincere la partita”.
E per vincere sarà importante anche l’approccio: “Testa e cuore non devono mai mancare, in tutte le partite, anche quelle con gli amici a calcetto. Il calcio è tecnica e individualità, ma queste due componenti, testa e cuore, così come l’intelligenza, il rimanere col sangue freddo, il capire i commenti della gara, sono importanti in queste competizioni soprattutto, ma in generale per tutte le partite”. Prima la mentalità, poi l’eventuale sistema di gioco: “Parliamo solo del modulo iniziale perché poi durante la partita i moduli vengono cambiati in base all’andamento della gara, in base ai calciatori che vai ad affrontare. In occasione dell’ultima siamo partiti con il 3-5-2. Le prime due con la difesa a quattro ma poi in campo facevamo la costruzione a tre. Il calcio di oggi va così, non c’è un modulo preciso ma sono gli adattamenti che i calciatori fanno in campo per cercare di portare la partita verso i proprio binari”.
Se la difesa, senza Calafiori, cambierà per forza di cose, Gigio Donnarumma tra i pali è la certezza: “Gigio lo conosciamo tutti. Da tanti anni è uno dei portieri più forti al mondo, lo sta confermando e avere lui dietro ci dà una grande sicurezza in più, si vede in campo”. Mancini, invece, fa parte di una nuova era di difensori chiamata a ricalcare le orme di Barzagli, Bonucci, Chiellini: “Io non sono più giovane, ma Bastoni e Calafiori stanno giocando e lo stanno facendo molto bene. Poi ci siamo io, Buongiorno e Gatti che siamo lì per farci trovare pronti quando il mister ci darà una possibilità o quando dovremo entrare in partita o in qualsiasi modo. Siamo un gruppo coeso e compatto”.
La Svizzera, poi chissà: il tabellone degli ottavi si sta completando, con Germania, Spagna, Francia e Portogallo che sono finite dall’altra parte. “Sinceramente ieri quando sono finite le partite abbiamo visto sui social una foto del tabellone – ammette Mancini -. Abbiamo visto che nella parte sinistra ci sono tante squadre forti. Ma in realtà anche nella parte destra ce ne sono di altrettanto forti”.
Dopo la giornata di riposo, intanto, l’Italia è tornata in campo per iniziare a preparare la partita di Berlino. Spalletti ha aperto le porte a circa 300 tifosi, che hanno potuto incitare la squadra da vicino durante una seduta in cui i giocatori che non sono scesi in campo contro la Croazia (o lo hanno fatto parzialmente) sono stati impegnati in una partita di allenamento contro i ragazzi delle giovanili del Borussia Dortmund.