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Berrettini: ‘Sinner leader, tutti lo seguiamo’

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Berrettini torna a vestire l’azzurro quasi due anni dopo l’ultima volta: “Ho lavorato tantissimo per tornare, penso di aver meritato la chiamata”. E su Sinner: “È il leader di questo movimento, tutti noi cerchiamo di seguirlo”. La fase a gironi di Coppa Davis è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW dal 10 al 15 settembre

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Ruolo di leader di Coppa Davis per Matteo Berrettini. Senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, è lui il capofila della nazionale italiana che a Bologna inizierà la difesa del titolo vinto lo scorso novembre a Malaga. Un ritorno in azzurro per Matteo che non gioca un match di Coppa Davis dal 26 novembre 2022 (semifinale contro il Canada): da quel momento sono trascorsi 653 giorni, segnati da tanti problemi fisici. “Ho lavorato tantissimo per tornare a giocare la Davis – ha spiegato Berrettini a Sky Sport – Abbiamo la squadra con maggiore talento, la scelta del capitano Volandri è complessa. Spero e penso di aver meritato la chiamata”. Un ritorno fortemente voluto per Berrettini che ha trovato nuovi stimoli osservando Sinner: “Jannik è il leader di questo movimento, quando partecipa a un torneo è sempre il favorito – aggiunge – Tutti noi cerchiamo di seguirlo, da Musetti fino a Cobolli.  È bello, emozionante e stimolante. Grazie a loro sono qui di nuovo perché quello che ho vissuto lo scorso anno mi ha dato l’energia per tornare“. 

“La partita con Jannik a Wimbledon mi ha dato una grande spinta”

Tornato in top 50 con tre tornei ATP vinti quest’anno (Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel), Berrettini ha affrontato Sinner lo scorso luglio a Wimbledon. Un match importante per capire il proprio livello: “A Wimbledon è stata una partita speciale perché ho sentito di essere di nuovo a quel livello, qualcosa che mi ero chiesto nei mesi difficili. Quella partita mi ha dato una grande spinta, dopo ho vinto due tornei. Vedere Jannik così in alto sorprende fino a un certo punto, la sua strada è sempre stata chiara. Adesso è il più forte di tutti. A Jannik ruberei la dedizione al lavoro e la capacità di voler migliorare sempre. È arrivato giovanissimo nell’élite del tennis e non si è mai fermato. Ascoltandolo è sempre orientato al futuro, questa è una capacità che hanno i grandissimi. Sto cercando di fare lo stesso, trovando stimoli importanti e la gioia nel migliorare”. 




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“Coppa Davis? Siamo tra le favorite”

Nuovi stimoli che passano anche dalla Coppa Davis e dal girone di Bologna contro Olanda, Belgio e Brasile. Il primo obiettivo è staccare il pass per le Final 8 di Malaga: “L’obiettivo è difendere il titolo, ma dobbiamo pensare un match alla volta – ammette – La Coppa Davis è una competizione lunga e possono accadere tante cose. Siamo tra le squadre favorite, soprattutto con questo format. Non dimentichiamoci che lo scorso anno siamo partiti con uno 0-3 contro il Canada, poi siamo arrivati alla vittoria. Bisogna partire con calma, poi con la forza del nostro tennis possiamo arrivare in fondo”.




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