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Otto anni fa Kaepernick si inginocchiava contro le violenze degli agenti sugli afroamericani e veniva (di fatto) bandito dalla Nfl: “Ma io mi alleno ancora perché voglio tornare a guidare un team in campo e giocare alle Olimpiadi di LA28 nel team Usa di Flag football”

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Quel gesto gli è costato la carriera da giocatore professionista di football americano. Otto anni fa, per la prima volta, Colin Kaepernick si inginocchiava a bordo campo durante l’inno Usa e dava il via a una protesta che poi sarebbe dilagata anche in altre discipline.

Era (ed è) il suo modo di manifestare contro le frequenti violenze e discriminazioni di cui è tuttora vittima la comunità afroamericana da parte, in particolare, delle forze dell’ordine.

Quel ginocchio a terra, per lui, fu l’inizio della fine del suo -sino ad allora- felice percorso nella Nfl. Ma gli aprì un altro mondo: oggi è un leader di chi è discriminato e guida varie attività in questo senso e con un vasto seguito.

Tuttavia Colin non vuol rinunciare al football, ci crede ancora. Come dimostra una recente intervista resa a Sky Sports durante il suo soggiorno a Parigi per le Olimpiadi, ospite della Nike (che lo sponsorizza con una linea dedicata anche alle sue battaglie sociali) per la quale ha corso una dieci chilometri dimostrativa.

“Io mi alleno ancora e voglio farmi trovare pronto, bisogna soltanto convincere qualche proprietario di una delle 32 squadre della Nfl ad aprirsi un po’”, ha detto.

Ma sinora risposte zero alla voce National football league. Nessuna concreta possibilità. Qualche provino. Varie lacrime di coccodrillo per averlo “bannato” dal suo percorso sportivo, “riablitazioni” ufficiali e tardive, tutto vago e aleatorio.

Kap va avanti. Ostinato. E davanti a una domanda su LA28 che aprirà per la prima volta al football anche se in versione flag, risponde senza esitazioni: “Spero di essere là fuori, sul campo. Stiamo lavorando su alcune cose, per vedere se possiamo farcela. Mi piacerebbe essere là fuori”.

Qualcosa di più di un’intenzione per il 36enne che avrà 40 anni quando si apriranno i nuovi Giochi olimpici. “Ma ogni giorno mi alzo alle cinque per allenarmi, è quello che ho fatto per tutta la vita e che voglio continuare a fare”, ha detto e ripetuto in varie occasioni corredando le sue parole di inequivocabili filmati dove lo si vede in azione effettuare lanci potenti e precisi. E a osservarlo appare in forma fisica smagliante.

Kaepernick, che ha anche assistito al match trhriller di basket tra Usa e Serbia ha esaltato la squadra americana formata dagli assi Nba: “In questo team ci sono i giocatori più grandi di sempre ma ovviamente mi auguro che la loro eredità di talento e classe venga tramandata”. Come un semplice appassionato, il qb ex San Francisco 49ers ha detto a fine gara: “Ho assistito a una partita fenomenale”.

Sin qui il quarterback senza squadra e le sue intenzioni agonistiche. Ma intanto il campionato Nfl riprenderà in settembre e, otto anni dopo quel ginocchio a terra, Colin Kaepernick dovrà ancora guardarlo in televisione.

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