10 km nuoto donne: la corrente della Senna mette in difficoltà le atlete
(Arianna Ravelli, inviata a Parigi) Sei minuti per percorrere il lato veloce, almeno 15 per nuotare quello di ritorno controcorrente: è a metà la gara della 10 km di nuoto di fondo donne, che vede impegnate le azzurre Giulia Gabbrielleschi e Ginevra Taddeucci (al momento rispettivamente sesta e terza). La Senna è stata dichiarata balneabile dopo le ultime analisi sulla qualità dell’acqua ma a far discutere sono le condizioni di gara particolarissime in cui i nuotatori sono costretti a cimentarsi, completamente anomale rispetto a quelle a cui sono abituati (e già i nuotatori di fondo mettono in conto di adattarsi ai contesti più diversi, acqua dolce, salata, calda, fredda, bacini artificiali, porti, laghi, mare). Ma nessuno ha mai nuotato in un fiume come la Senna: nel lato corto controcorrente, quando devono tornare indietro, sono costrette a un’inclinazione di 45° perché la corrente porta tutte via, e poi si è obbligati a stare tutti attaccati ad argini e chiatte per trovare punti più riparati. Nel percorso controcorrente è quindi praticamente impossibile effettuare sorpassi. Di «condizioni offensive per i nuotatori che vedono stravolta una preparazione di anni» parla per esempio Luca Sacchi, ex nuotatore olimpico e commentatore Rai.
