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Il decreto liste d’attesa è legge. Visite mediche anche nei giorni festivi – ItaliaOggi.it

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Visite diagnostiche e specialistiche possibili anche di sabato e domenica, con l’estensione della fascia oraria per l’erogazione di queste prestazioni. Sistema unico di prenotazione regionale o infra-regionale; istituzione della Piattaforma nazionale delle Liste di Attesa e dell’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria.

Possibilità di assunzione a tempo indeterminato di dirigenti sanitari da parte di aziende ospedaliero-universitarie, e nuove disposizioni in materia di tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario. Inoltre previste ulteriori misure per il potenziamento dell’offerta assistenziale e nuove risorse per la sanità calabrese.

Sono queste le novità maggiormente significative del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie approvato ieri, in via definitiva, dalla Camera dei deputati.

Il provvedimento, nello specifico, istituisce presso l’Agenzia Nazionale dei Servizi Regionali (Agenas) una Piattaforma Nazionale diretta a realizzare l’interoperabilità con le altre piattaforme di gestione delle liste di attesa relative a ciascuna regione e provincia autonoma.

Lo strumento ha come obiettivo quello di agevolare i cittadini nell’accesso ai servizi sanitari, ma si rivolge anche al personale medico, che potrà servirsene per prendere in carico pazienti, così come alle strutture sanitarie al fine di gestire le prenotazioni. Inoltre, per tagliare ulteriormente i tempi, le visite diagnostiche e specialistiche vengono estese nel weekend con la possibilità anche di un ampliamento delle fasce orarie delle prestazioni.

Sarà poi compito dei direttori regionali della sanità vigilare sull’attuazione di tale disposizione e trasmettere, successivamente, un apposito rapporto al Ministero della salute. Implementato anche il sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie.

Sempre al fine di smaltire le prenotazioni, il legislatore intende creare un Centro unico di prenotazione (CUP) regionale o infra-regionale al quale gli operatori pubblici e privati convenzionati dovranno fare necessariamente riferimento mentre, un’ulteriore novità, riguarda il ritorno alle Regioni della responsabilità sui controlli sulle Asl.

Infatti durante l’iter parlamentare è stato deciso che se una struttura avrà problemi a tagliare i tempi sulle liste di attesa saranno i Responsabili unici regionali sull’assistenza sanitaria (Ruas), a portare avanti le verifiche sulle prestazioni. Solo in casi di gravi inadempienze o ritardi eccessivi scatterà l’intervento del Ministero della salute attraverso un nuovo Organismo di vigilanza che, però, non potrà svolgere funzioni di polizia amministrativa e giudiziaria. Infine la legge prevede un sistema di ‘Recall’, gestito sempre dal Cup, per aiutare l’assistito nella gestione della sua prestazione; incrementa del 15% il fondo sanitario regionale con lo scopo di remunerare maggiormente il personale di aziende e degli enti del Sistema Sanitario Nazionale; autorizza la regione Calabria a riprogrammare la quota residua di alcune risorse, nel limite di un importo massimo pari a euro 19.732.858,87, per intervenire in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.

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