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Il dialogo Altman-Elkann: “Cambiamo il mondo, siamo solo all’inizio”. E lanciano il patto OpenAi-Gedi

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“Possiamo cambiare la vita delle persone. Nei prossimi venti anni possiamo andare verso un mondo migliore rispetto a quello che c’è stato negli ultimi duecento anni”. John Elkann, amministratore delegato di Exor (che controlla il gruppo Gedi), presidente di Stellantis e Ferrari, è sul palco dell’Italian Tech Week alle Ogr per dialogare con Sam Altman, cofondatore e ceo di OpenAi (la società che ha sviluppato ChatGpt), dopo l’annuncio dell’accordo per rendere disponibili su ChatGpt i contenuti delle testate di Gedi tra cui La Stampa e Repubblica. Al centro del discorso, quanto la tecnologia possa cambiare la nostra vita in meglio. Ma prima una puntualizzazione sulle notizie uscite nelle scorse ore su OpenAi in merito alla ristrutturazione: “Non è vero – dice Altman – la maggior parte delle cose che ho visto erano completamente sbagliate, ma ci abbiamo pensato”. Elkann ha fatto riferimento al fatto che “le ultime 24 ore sono state piene di eventi”, ovvero riferendosi al fatto che la chief technology officer di OpenAi, la responsabile tecnologica, Mira Murati, ha lasciato OpenAi e sono circolate indiscrezioni su una possibile ristrutturazione, che porterebbe la società, attualmente una no profit, a diventare a tutti gli effetti una società a scopo di lucro, con Altman pronto a ottenere il 7% delle quote.

Italian Tech Week 2024, il dialogo tra Sam Altman e John Elkann su innovazione, leadership, IA e futuro


“Da quasi un anno il nostro board è indipendente e pensiamo che questo ci serva per arrivare alla prossima fase. Penso si tratti solo del fatto che le persone sono pronte per nuovi capitoli della loro vita e per una nuova generazione di leader”, ha spiegato Altman. E, rivolgendosi a Elkann, ha chiesto consigli su come guidare le trasformazioni: “Anche tu hai affrontato molti cambiamenti e ho sempre ammirato il tuo modo di gestirli, quindi mi piacerebbe ricevere qualche consiglio”. Poi ha specificato che quella in corso a OpenAI “non è una ristrutturazione, è una transizione con una nuova leadership di cui sono orgoglioso. Sono felice di dare un’opportunità a una nuova generazione di manager”.

Guardando alla necessità di ridurre l’impatto sui cambiamenti climatici, Altman ha specificato che “entro il 2050 non bruceremo più il fossile, l’energia sarà carbon free” quindi “in un paio d’anni vedremo la nuova generazione di tecnologie per produrre energia, mi aspetto grandi passi avanti. L’energia sarà sempre più strategica per garantire crescita e benessere”. Per questo, ha evidenziato il ceo di OpenAi, “il nostro obiettivo deve essere quello di aumentare crescita, benessere e disponibilità di energia per utilizzare le nuove tecnologie”. Entrambi hanno concordato: “Siamo qui per discutere di transizioni, ma anche di futuro, di come cambiarlo, di come crearne una forma nuova”. Un nuovo disegno per lo sviluppo economico globale. Non soltanto basato sull’intelligenza artificiale, anche se questa tecnologia può essere una delle direttrici per famiglie, imprese, investitori e governi. Altman è certo: “La teoria della decrescita è una delle cose più stupide mai sentite. L’AI ci permetterà di crescere, migliorare e aumentare il benessere. Dobbiamo andare avanti e spingere il più possibile. Nasceranno grandi aziende e opportunità, siamo all’inizio di una vera rivoluzione tecnologica”.

Quando Elkann gli ha chiesto in merito alla grandezza delle imprese, specie nel settore Big Tech, Altman ha spiegato che “non si sarebbe atteso di essere dove si trova ora. Ci sono nuove sfide da affrontare e la dimensione aiuta”. Il problema è che più un’azienda cresce, più si espone sui mercati finanziari. Ne sa qualcosa il ceo di OpenAi, visto il recente periodo è stato travagliato. “L’ultimo anno è stato come un lunghissimo giorno per me, in qualche senso. Ma ho imparato tantissimo”, ha ammesso.

Citando, invece, l’esperienza nelle ultime 24 ore, dove è stato con Elkann nella sede di Ferrari a Maranello, Altman ha spiegato che sta aiutando a ottimizzare i processi industriali. Anche quelli più complessi. Il software di AI generativa per immagini Dall-e, per esempio, sta contribuendo a fornire spunti i designer e gli ingegneri del Cavallino rampante. “È stato decisamente emozionante, perché Ferrari è iconica e si intravede la passione che ogni persona mette nel suo lavoro”, ha fatto notare dal palco rotante della Sala Fucine delle Ogr Torino.

Guardando alle startup, ai venture capital e alle novità sul mercato, Altman non ha nascosto la sua attitudine curiosa. “Mi piace osservare le possibilità ovunque ci sono. Dai chip all’energia, passando per l’intelligenza artificiale, senza dubbio”. E sotto questo aspetto, Altman ha ricordato che ogni giorno ci sono nuove sfide. “Sono molto soddisfatto di guardarmi intorno con attenzione, aprire il mio sguardo a nuovi investimenti. È chiaro che la sostenibilità per noi resta sempre cruciale, non possiamo dimenticarci di questo aspetto. Stiamo pensando a come rendere migliore il mondo. Una migliore educazione, una migliore sanità, un migliore pianeta”. In questo caso, ha concluso, “è importante avere un percorso per fare sempre meglio e le strategie sono fondamentali”.

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