HomeTechMatilde Giglio, l’italiana che rende la sanità accessibile a tutti gli indiani

Matilde Giglio, l’italiana che rende la sanità accessibile a tutti gli indiani

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A Bangalore c’è una ragazza italiana che ha lanciato una startup che sta rivoluzionando il mondo della sanità. Offre assistenza a 360 gradi in un Paese enorme, l’India, dove la sanità pubblica è quasi assente e c’è chi deve scegliere tra curarsi o mangiare.

La startup si chiama Even, ha chiuso l’anno con 15 milioni di dollari di ricavi, ha più di 300 dipendenti e ha raccolto qualcosa come 50 milioni di dollari. Partita come un’assicurazione sanitaria, Even si sta trasformando in una sorta di sistema sanitario nazionale che dà a tutti accesso alle cure.

Lei è Matilde Giglio, 31 anni, romana, tra le 10 imprenditrici “indiane” che stanno cambiando l’India. E la sua è una storia meravigliosa. Di cadute, di svolte, di incontri cruciali. E di avventure.

Fin da ragazzina vuole cambiare il mondo. Ha tre grandi passioni: la politica, che la porterà a lavorare anche per il partito di Gandhi a Delhi durante le elezioni indiane. Lo sport estremo. Arrampicate, scalate, a 9 anni ha già fatto bungee jumping. E l’imprenditoria. A 19 anni, Matilde vive già fuori Italia. Decide di iscriversi alla London School of Economics and Political Science.

“A scuola ero la persona che parlava peggio l’inglese. Eppure quella è stata la decisione più importante della mia vita”. Si laurea a pieni voti, vince un premio per la sua tesi. Intanto scoppia la Brexit. Lei si rende conto di quanto sia importante l’informazione e avere un’App che raccolga tutte le notizie. Lancia Compass News, una startup sul giornalismo basata sul machine learning. “Insegnavamo alle macchine a scrivere prima che ChatGPT fosse cool”. La startup cresce, raccoglie 1,5 milioni di sterline, apre una sede a New York, ma a un certo punto non riesce a scalare. “Non è stato tecnicamente un fallimento, ho restituito i soldi agli investitori, ma mi sentivo stanca. Avevo 26 anni. Poi proprio Hambro Perks, uno dei principali VC a Londra, che aveva investito in Compass, mi disse: ‘Qualunque cosa farai la vogliamo finanziare. Ora riposati e intanto vieni a fare l’investitore’. Mi ha dato autostima e una posizione alta: Head of healthcare e fintech, per investire in società tech in fase iniziale. Ho fatto 30 investimenti, era un lavoro bellissimo, mi sono avvicinata al mondo dell’healthcare. Ma sentivo di voler fare qualcosa di più. In luoghi dove potevo avere un impatto. Sognavo di cambiare le cose”.

Ed è qui che un altro contatto le cambia la vita. “Uno dei miei investitori era amico di Rahul Ghandi [bisnipote di Jawaharlal Nehru, nipote di Indira Gandhi, figlio di Rajiv Gandhi e Sonia Gandhi ndr]. Era il 2019, c’erano le elezioni nazionali indiane”.

Matilde parte, va a Nuova Delhi, diventa Head of digital del Partito del Congresso. “Ho gestito piu di 100 persone, avevo 60 milioni di dollari da spendere nella comunicazione. Abbiamo creato una campagna elettorale da zero”. Doveva rimanere sei mesi, non è più tornata. “In quel periodo ha capito l’India, i suoi problemi e i bisogni della gente. Due i più importanti: il lavoro e l’accesso alle cure mediche. In India tutti pagano di tasca propria. I prodotti assicurativi sono poco favorevoli per i consumatori. Il mercato è enorme. L’India ha oggi 1,4 miliardi di persone, una classe media di 350 milioni di persone. Quasi 60 milioni di famiglie vanno in bancarotta per curarsi. Il numero di chi vuole un’assicurazione sanitaria cresce del 25% ogni anno”. Even è nata in questo periodo. Anno 2021. “L’assicurazione viene offerta alle famiglie, per un costo di 200 euro circa l’anno, e alle aziende. Dà a tutti una sorta di medico di famiglia, e l’accesso a cliniche e ospedali che stiamo costruendo da zero sul territorio”.

Matilde finora ha raccolto oltre 50milioni di dollari dai più importanti VC del mondo. “C’è anche un po’ di Italia: Nerio Alessandri, fondatore di Tecnhogym ha investito in noi e mi fa da mentore. E poi ho un consigliere personale che dal 1991, anno in cui sono nata, mi segue: mio padre”.

”Even offre un servizio 100 volte migliore di quello degli altri, abbiamo margini più alti e un prezzo conveniente per la classe media. Ma stiamo lavorando per permettere a tutti l’assicurazione.Siamo passati in un anno da 0 a 15milioni di dollari di fatturato”.

Perché Bangalore? “È uno dei posti più interessanti che esistono per fare una startup. È difficile, ma la vita è una sola e io voglio spenderla facendo qualcosa di utile. Soffro a stare lontano dall’Italia, ma c’è qualcosa di magico nel dare accesso alla sanità al Paese più grande del mondo. E penso che valga la pena mettere in secondo piano il proprio benessere personale in nome di un ideale più alto. Vorrei risolvere un problema. E lo vorrei fare costruendo una grande azienda con persone di talento. Sto facendo il massimo per non svegliarmi fra 10 anni e dirmi: ho sbagliato tutto, perché l’ho fatto?”.

Matilde Giglio è tra gli speaker dell’Italian Tech Week, dal 25 al 27 settembre alle OGR di Torino.

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