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Coppa Davis, gli olandesi anti-Italia: poco continui, ma c’è l’uomo del miracolo contro Alcaraz…

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Gli azzurri affrontano gli Oranje nell’ultimo turno della fase a gironi: l’anno scorso, con Sinner protagonista, abbiamo vinto ai quarti. E ora occhio a Van de Zandschulp, che ha buttato fuori Carlitos agli Us Open

Francesco Sessa

Ancora tu? O meglio, voi? Ormai conosciamo bene gli olandesi: Botic Van de Zandschulp, Tallon Griekspoor, Wesley Koolhof. Sono loro i giocatori con cui, a meno di clamorose soprese, l’Italia avrà a che fare domani nell’ultima giornata della fase a gironi della Coppa Davis a Bologna: un terzetto che abbiamo battuto l’anno scorso ai quarti di finale a Malaga, in quello che fu un passo decisivo verso il trionfo.

ancora l’olanda

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Partiamo da un dato di fatto: sia Griekspoor sia Van de Zandschulp – i singolaristi designati, oltre a loro tra i convocati c’è Jesper de Jong – hanno una classifica peggiore rispetto all’incrocio di Malaga. Tallon era 23° (vicino al suo best ranking, 21°) e ora è 39°, mentre Botic è passato da 51° a 68°. Certo, noi non abbiamo Jannik Sinner, ma comunque gli Orange non sono particolarmente in salute: la vittoria per 2-1 contro il Brasile ha raddrizzato una situazione che si era messa male dopo il ko all’esordio con il Belgio. Sta di fatto che Italia-Olanda sta diventando una classica della Coppa Davis e, inevitabilmente, gli incroci con gli Orange provocano bei ricordi. 

incubo sinner

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Un anno fa Van de Zandschulp sconfisse Matteo Arnaldi al tie break del terzo set, Sinner liquidò Griekspoor, infine il doppio formato da Jannik e Sonego ebbe la meglio sulla coppia Griekspoor/Koolhof. Da allora a oggi, la sfida tra azzurri e l’Olanda è come se fosse proseguita a livello Atp: basti pensare che, nel 2024, Tallon ha perso ben tre volte da Jannik e Botic in due occasioni. Sinner sta diventando un incubo, ma non solo lui: Griekspoor in stagione ha un bilancio di 2-5 contro gli italiani, quello di Van de Zandschulp è 0-3. E se Tallon (nato il 2 luglio 1996) è stato protagonista di una stagione costante ma non entusiasmante, con due semifinali e raccogliendo sette vittorie negli Slam, Van de Zandschulp (di un anno più “anziano”) è stato anonimo fino al colpaccio agli Us Open contro Carlos Alcaraz. 

The Netherlands team during the tennis Davis Cup final 8 match between Joao Fonseca (Brazil) and Botic Van De Zandschulp (Netherlands) at the Unipol arena, Casalecchio (Bologna), Bologna, northern Italy, Thursday, September 12, 2024. Sport - Tennis - (Photo Michele Nucci - LaPresse)

il miracolo di botic

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L’olandese ha battuto lo spagnolo al secondo turno, addirittura senza perdere nemmeno un set: una delle più grandi sorprese degli ultimi anni. Botic ha celebrato il successo quasi senza una smorfia, con quel suo fare freddo e quasi apatico. Vittoria pazzesca, a maggior ragione se si pensa che quel successo al secondo turno degli Us Open ha permesso all’olandese di vincere per la prima volta in stagione almeno due match in uno stesso torneo. Tradotto: non è mai stato continuo nel 2024. E dopo aver eliminato Alcaraz, a New York si è fermato perdendo contro Jack Draper. I due singolaristi hanno collezionato una vittoria e una sconfitta nei primi due turni a Bologna e lo stesso vale per il doppio, in cui Koolhof (16° nel ranking in doppio, ma in passato numero 1) ha fatto sempre coppia con Van de Zandschulp. Il capitano Paul Haarius avrà imparato la lezione di Malaga, quando scelse Griekspoor in doppio e non ci fu speranza contro Sinner e Sonego. Adesso è un’altra storia, ma vale comunque tanto. Ancora voi, olandesi: ma non dovevamo vederci più?



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