“COACH, COMPETIZIONI, CAMPI”: COSI’ L’ATP RACCONTA L’ASCESA DELL’ITALIA
“Come dico sempre, siamo fortunati in Italia perché abbiamo tornei junior, Future, e poi tanti Challenger – ha detto Sinner -, che potenzialmente danno la possibilità a tanti giovani di capire qual è il loro livello fino a un certo punto. Poi abbiamo anche i grandi eventi”, [gli Internazionali BNL d’Italia a Roma e le Nitto ATP Finals a Torino].
Quest’anno l’Italia ha ospitato 19 Challenger. Il ritorno dell’investimento per la Federazione Italiana Tennis e Padel è un’affidabile produzione di giocatori in Top 500. Oltre a tenere concentrati giocatori e coach, l’attenzione dell’Italia nell’organizzazione di tanti Challenger ha preparato meglio i giocatori italiani ad avere successo nel circuito ATP. Ad oggi, otto italiani figurano nella Top 75 dei PIF ATP Rankings.
[Fabio Fognini], la proverbiale scatola di cioccolatini di cui gli italiani non si stancano mai, [ha aperto la strada per la rinascita del tennis italiano degli ultimi anni]. Un’altra piacevole sorpresa è stata l’ascesa di Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego. Il fatto che nessuno dei due fosse nella lista dei migliori talenti junior dà merito alla profondità dello sviluppo del coaching in Italia.
“Mi hanno chiesto cosa abbia reso Matteo (Berrettini) speciale,” dice il suo ex allenatore Vincenzo Santopadre. “La mia risposta è questa: quasi ogni giorno mi dimostrava di saper ascoltare. Non si limitava a sentire, ma ascoltava, assorbiva in profondità e ricordava quelle lezioni. Riusciva a ricordare tutto quello che gli veniva detto di importante per migliorare nel tennis. Poi, a meno che non fossi con lui ogni giorno, nei giorni buoni e in quelli no, non avresti potuto vedere questo incredibile desiderio di essere grande!” [… ]