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Materazzi: “Inter da Champions. Inzaghi sarebbe adatto per il City, ma deve restare a Milano per finire il lavoro”

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Passato e presente si mischiano nell’intervista rilasciata da Marco Materazzi per il canale Youtube ‘The Italian Football Podcast’ (guarda qui). La chiacchierata parte da una considerazione su Simone Inzaghi, demiurgo dell’Inter che ha vinto lo scudetto della seconda stella, accostato a club di Premier la scorsa estate: “Sono un tifoso dell’Inter, spero che Simone Inzaghi rimanga all’Inter perché il suo lavoro non è ancora finito. Penso che sia un buon profilo per la Premier League. Arteta è uno dei migliori allenatori della Premier League, ma per me l’Arsenal è uno dei club giusti per Simone. Forse il Manchester United e perché non il Manchester City? Perché nessuno sa cosa farà Pep Guardiola, ma spero che Simone resti in Italia. Sono suo amico perché abbiamo giocato uno contro l’altro e abbiamo un buon rapporto, non posso decidere il suo destino”. 

L’Inter può vincere la Champions in questa stagione?

“L’Inter ha buone possibilità di vincerla perché segna molti gol e non ne subiscono. Sono molto forti. Spero che vincano perché abbiamo perso la finale a Istanbul due anni fa. L’anno scorso siamo stati sfortunati a Madrid, forse meritavamo di vincere con più gol l’andata a San Siro. Ma abbiamo perso a Madrid dopo aver segnato il primo gol con Dimarco. Se non dico Inter, dico Manchester City. Perché ora hanno molti problemi e infortuni, questo significa che possono riposare e ripartire in forma”. 

Chi è favorito nella lotta scudetto?

“Spero che l’Inter vinca la Serie A, ma è una domanda difficile. Il Napoli non è facile. Per me lo vince l’Inter o il Napoli. Conte è un ottimo allenatore, è molto forte. Entrambe queste squadre possono vincere”. 

Buongiorno è un rimpianto per l’Inter?

“Domenica sera ero a San Siro e ho visto la partita Inter-Napoli. È stata una prestazione impressionante di Buongiorno. Anche perché ha vinto facilmente nell’uno contro uno con Thuram, che è forte e veloce. Il Napoli lo ha pagato 40 milioni di euro, ora come minimo ne vorrebbe 60 di milioni. Se Antonio Conte resta al Napoli, forse Buongiorno resterà al Napoli. È una buona squadra e un buon club. Acerbi può avere 50-60-70 anni, ma domenica è stato l’uomo della partita. Lukaku non ha toccato palla. Per me l’età conta, ma non è così importante. Se è in forma, può giocare fino a 38-39 anni. Vedremo. Al momento Acerbi, è uno dei migliori difensori in Italia. Ha fermato anche Haaland”.  

Con Ibrahimovic hai avuto una rivalità accesa.

“Non ho un rapporto con lui. Ma non è un problema, né per lui, né per me perché abbiamo le nostre vite. Quello che succede in campo resta in campo, per me nessun problema. Lui pensa di essere stato il miglior giocatore del mondo, questa non è la mia opinione. Ma per me è un grande, grande giocatore. Ha segnato molti gol. Ha vinto molti titoli, forse non i titoli più importanti perché ha perso Champions League, Mondiali ed Europei, ma ha vinto forse 20 campionati. È un grande giocatore, è un crack. Non è Messi, non è Cristiano Ronaldo, è Zlatan Ibrahimovic. Ma in futuro tutti lo conosceranno”. 


Hai giocato con tanti giocatori top, chi è il migliore? 

“Non è una domanda facile a cui rispondere. Sono stato fortunato perché ho giocato con tutti i migliori: Eto’o, Milito, Totti, Baggio, ma scelgo Stankovic perché è stato il mio compagno di squadra e anche il mio compagno di stanza per dieci anni. Lo amo come un fratello”.


E l’avversario più duro?

“Ronaldo il Fenomeno”.


Il tuo idolo calcistico da bambino?

“Marco Van Basten è stato il mio idolo d’infanzia, so che era un giocatore del Milan, ma per me era il migliore allora”. 

L’abbraccio commosso con José Mourinho dopo la finale di Madrid.

“Dopo la Champions League vinta a Madrid nel 2010 l’ho abbracciato perché ci aveva lasciato. Sono sicuro che con lui avremmo vinto molti altri titoli nel 2011, ma ha deciso di lasciare l’Inter dopo quella partita. Due settimane prima della finale contro il Bayern, sono andato nell’ufficio di José per pregarlo di restare, ma non mi ha mai guardato negli occhi, quindi avevo capito tutto già prima”. 

Se ti dico Byron Moreno?

“Non so se è ancora in prigione, forse ha più problemi di quella partita Italia-Corea del Sud al Mondiale 2002. Secondo me, quella nazionale era migliore di quella del 2006, anche se non avevamo Pirlo. Meritavamo di andare in vantaggio, ma Byron Moreno era un jolly a loro favore. Siamo tornati a casa e abbiamo iniziato a prepararci per la Coppa del Mondo 2006”. 

La testata di Zidane nella finale del Mondiale 2006.

“Non mi piace ricordare la sua espulsione, preferisco ricordare i miei due gol segnati nella finale del Mondiale. Forse avrebbe potuto segnare il rigore, ma secondo me Trezeguet è uno dei migliori rigoristi ed è stato sfortunato. Se avesse segnato, avremmo continuato a oltranza. Forse era destino che l’Italia vincesse la Coppa del Mondo”. 


Triplete o Mondiale 2006, cosa ti ha reso più felice?

“Ho una domanda per voi: amate di più la mamma o il papà? E’ stato fantastico nel 2006 perché ho giocato la finale, ma per me il 2010 era l’ultima occasione per vincere qualcosa dopo dieci anni di Inter, in cui avevo anche perso uno scudetto nell’ultima gara a Roma nel 2002”. 

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