“Uniti nella diversità…per fare la differenza”: questo il titolo dell’iniziativa dedicata al 3 dicembre, (Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità), che si è svolta stamattina a Roma nello spazio espositivo ‘Esperienza Europa – David Sassoli’. Un evento organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti e la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC.
L’incontro, a cui erano presenti alcuni gruppi di studenti provenienti da diversi licei romani, è stato introdotto da Carlo Corazza, direttore dell’ufficio del Parlamento europeo in Italia, che ha ricordato alcune importanti normative introdotte in Europa a tutela dell’inclusione e dei diritti delle persone con disabilità. La vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, ha inviato un suo breve intervento attraverso un video messaggio.
Si è aperto poi il panel ‘Diritto allo sport e inclusione’, in cui si sono susseguite tante toccanti storie legate al mondo della disabilità, narrate in prima persona dai loro protagonisti. Racconti di esperienze di vita, con sempre lo sport in primo piano, riguardanti per esempio atleti di realtà consolidatissime di questo mondo, come Special Olympics e la FISPIC, la Federazione Italiana Sport per Ipovedenti e Ciechi”.
Il secondo panel era invece intitolato ‘Il calcio è di Tutti’, un ‘claim’ che la FIGC ha lanciato ormai da anni per le competizioni della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. In apertura, è stato trasmesso il video registrato dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che non ha potuto essere presente per precedenti impegni istituzionali. “Il calcio è uno – ha sottolineato Gravina – e, prima di tutto, è gioia. È una comunità di valori, all’insegna dell’inclusione. Non c’è messaggio più bello della felicità dei nostri calciatori, quando scendono in campo, e delle loro famiglie”.
“Uno degli obiettivi primari della Divisione Paralimpica e Sperimentale della FIGC – ha aggiunto Gravina – è consentire di fare sport in assoluta sicurezza, riconoscendolo come un diritto per tutti. La FIGC promuove da cinque anni questa attività, e le diverse componenti federali, in primis la Lega Nazionale Dilettanti, così capillarmente presente sul territorio nazionale, stanno riuscendo a coinvolgere sempre più persone: è una straordinaria opportunità per mettersi in gioco e stare insieme, condividendo questa splendida passione”.
Dopo il video messaggio del presidente FIGC, si è aperto il talk, moderato (come l’intero evento) dalla giornalista e autrice RAI Metis Di Meo, a cui hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti Carraro (FIGC/DCPS), Pancalli (Comitato Italiano Paralimpico) e Abete (Lega Nazionale Dilettanti).
Il primo a intervenire è stato Franco Carraro: “L’idea di aprire le porte dello sport e del calcio agli atleti disabili – ha detto il presidente della DCPS – era nell’aria da tempo, poi finalmente abbiamo firmato il protocollo del 2019 che ha istituito la Divisione Paralimpica e Sperimentale. L’attività, negli anni, è cresciuta tantissimo: non a caso, siamo presi come esempio dall’UEFA. Per questo, ringrazio tutte le componenti del calcio: dalla Lega Nazionale Dilettanti, alla Lega Pro, alle Serie B e A. Ci supportano anche gli arbitri e gli allenatori, che hanno lanciato dei corsi specifici per il calcio paralimpico. Chiudo ringraziando le famiglie di tutti i nostri atleti: senza il loro supporto non avremmo raggiunto questi risultati”.
Poi, ha preso la parola Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico: “Il protocollo appena firmato tra FIGC e CIP non è un atto formale – ha dichiarato – ma vuole concretamente incidere sulla vita delle persone e degli sportivi. E parto da lontano, ringraziando Franco Carraro per la sua lungimiranza e per quando, da presidente del CONI, nel lontano 1981, cominciò a promuovere lo sport per atleti con disabilità. E ringrazio anche il presidente LND Abete per il contributo che ha dato e dà allo sviluppo di una grande sensibilità su questi temi all’interno del mondo del calcio. Per il futuro, il mio auspicio è quello di riunire tutte le realtà del calcio paralimpico all’interno della FIGC”.
Pancalli ha passato il microfono al presidente LND, Giancarlo Abete: “Lo sport italiano, più di qualsiasi altra realtà – ha detto Abete – sta segnando la differenza sul tema delle discipline paralimpiche. Ha raggiunto infatti traguardi superiori a quelli della società civile. Al riguardo, la Lega Nazionale Dilettanti sta facendo un grande lavoro già da molto tempo: tra LND e Settore Giovanile e Scolastico abbiamo 1 milione e 600mila tesserati. Con il nostro impegno siamo naturalmente in piena coesione anche con la DCPS. Poi, chiaramente, si può fare sempre di più. Il calcio deve saper trasmettere i valori dell’inclusione a tutte le sue realtà radicate nel territorio”.
A intervallare gli interventi, sono stati proiettati i video della campagna lanciata dalla DCPS, in collaborazione con la Nazionale e tutte le leghe calcistiche italiane, in occasione del 3 dicembre. Tra i protagonisti delle clip, il Ct azzurro Luciano Spalletti, Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale, e i calciatori azzurri Bastoni, Pisilli, Rovella e Udogie.
In chiusura dell’evento, c’è stato spazio per raccontare la storia del Microbiscottificio Frolla (che si è occupato anche del catering), che ha ben 26 ragazzi con disabilità impiegati nella produzione e, tra le tante attività (è in partenza una campagna con la LND), ha anche la squadra del Castelfidardo, da anni iscritta alla DCPS. A proposito di DCPS, sono intervenuti anche Fabrizio Leuti (Cynthialbalonga Albano Primavera) e Chiara Antonelli (Roma Meta Coop), due tesserati per club della Divisione che hanno raccontato le loro emozionanti storie legata alla grande passione per la pratica calcistica.