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Squid Game 2 a Lucca Comics & Games, ecco le connessioni tra il k-drama, Slam Dunk e l’Italia

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Ricordate quando 456, dopo aver vinto i giochi di Squid Game, si tinge i capelli di rosso? Ho preso l’ispirazione da Hanamichi Sakuragi di Slam Dunk, che da noi si chiama Kang Baek-ho, perché per noi è considerato un simbolo di trasgressione, una presa di coraggio. Dovete sapere che in Corea del Sud Slam Dunk è uno dei manga più popolari di sempre” ha rivelato Hwang Dong-hyuk, il creatore, sceneggiatore e regista di Squid Game, ospite a Lucca Comics & Games per presentare, assieme agli attori Wi Ha-joon e Lee Jung-jae, la seconda attesissima stagione. Con la manifestazione, i nuovi episodi hanno almeno un’altra cosa in comune: “Ci sono due canzoni italiane nella seconda stagione” ha rivelato Hwang, “si sentono le note di Nessun dorma dalla Turandot nel primo episodio”. Quest’anno ricorre il centenario dalla morte di Puccini, che è anche la personalità che quest’anno viene onorata da Lucca Comics tramite i poster disegnati dal maestro Yoshitaka Amano. “L’altra è Time to Say Goodbye (Con te partirò) di Andrea Bocelli” ha continuato il regista coreano.

Press Conference in Teatro del Giglio for Squid Game season 2 Talent Tour in Italy, 31st October 2024Virginia Bettoja, Netflix

Le anticipazioni sulla seconda stagione di Squid Game 2

Nella seconda stagione, spiegano gli ospiti, 456/Gi-hun, interpretato da Lee Jung-jae, torna a cimentarsi coi giochi: “Rivedrete alcuni luoghi familiari, come il dormitorio e i corridoi dai colori sgargianti, ma anche nuovi set dove verranno introdotti altri giochi ancora più entusiasmanti e ambienti mai visti prima”. Hwang ha continuato: “Siamo solo una serie, quindi alla fine non possiamo essere troppo seri, deve esserci una componente di intrattenimento, ma i temi di Squid Game sono importanti. Nel k-drama si parla di dilemmi sociali ed esistenziali, si parla della società capitalista, che ha creato i cosiddetti “perdenti”, quelli che il sistema ha schiacciato. Non offro risposte ma un’opportunità di riflettere su che mondo è e sarà” ha spiegato. “Questi temi saranno esplorati ulteriormente nella seconda stagione”. Il messaggio che mira a conferire è: “Se ci sforziamo di non accantonare i deboli, i forti non potranno sfruttarli, e in questo modo potremo cambiare la società”.

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