L’inaspettato annuncio gela Jannik Sinner e tutto il movimento tennistico italiano: parole davvero inattese
Un 2024 da sogno che lo ha portato sull’olimpo del tennis mondiale, con l’ultimo incredibile trionfo ottenuto nelle Atp finals di Torino dove ha battuto in finale Taylor Fritz con il netto punteggio di 6-4, 6-4.
Jannik Sinner è ormai il numero uno indiscusso del circuito tennistico mondiale, come conferma la prima posizione del ranking ATP singolare.
Un traguardo per pochi eletti: Sinner, infatti, è stato il primo italiano a raggiungere l’incredibile traguardo e il ventinovesimo tennista al mondo ad aver ottenuto questa posizione.
Proprio nelle settimane conclusive del 2024, un anno da sogno per Jannik Sinner, arriva un annuncio che gela tutto il mondo del tennis italiano e rischia di avere ripercussioni importantissime sul fenomeno italiano. Una vera e proprio doccia gelata.
L’annuncio inatteso
A tenere in ansia Sinner e tutto il mondo del tennis italiano arriva la nuova giravolta della Wada. L’agenzia mondiale antidoping ha presentato ricorso contro la sentenza che aveva scagionato il tennista azzurro. Un colpo di scena inatteso che fa ricadere nell’incubo Sinner e tutti gli appassionati.
“Non ci sarà nulla entro la fine dell’anno. Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al TAS. Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza“, ha affermato il direttore generale della Wada Oliver Niggli nella nota rilasciata all’agenzia di stampa AFP.
Tutto rimandato ai prossimi mesi
Il direttore generale della Wada, l’agenzia mondiale antidoping, è dunque tornato a discutere del caso Clostebol che nei mesi ha visto coinvolto proprio Sinner, prima che il tennista italiano venisse scagionato da ogni accusa.
Nella sue parole affidate all’agenzia di stampa AFP, Oliver Niggli ha tenuto a ribadire come la sua prima e principale preoccupazione sia la “protezione degli atleti. Personalmente trovo che la tutela della reputazione di un atleta debba essere la nostra prima preoccupazione. Viviamo in un mondo in cui i social sono quello che sono e fanno sì che una reputazione possa andare in fumo in brevissimo tempo”, ha concluso. Parole sicuramente inattese, che gelano Jannik Sinner e turbano questo fine anno: con la speranza che nel 2025 si possa definitivamente mettere la parola fine sulla vicenda.