Eugenio Serlupini, Parigi
Due luoghi spettacolari classificati entrambi come Patrimonio mondiale dell’Unesco. Due silhouette maestose disegnate alla perfezione. Due capolavori architettonici separati da migliaia di chilometri, eppure uniti da un sottile file rouge. Il primo appartiene alla Francia, il secondo alla Cina. Commoventi testimoni di fede e di cultura, il Monte Taishan è la prima delle cinque montagne sacre della Cina, mentre il Mont-Saint-Michel è uno dei santuari più famosi di Francia: ora sono da un’iniziativa congiunta di Parigi e Pechino per celebrare il 60° anniversario delle relazioni diplomatiche.
(TurismoItaliaNews) Era un rito che si perde nella notte dei tempi: ogni imperatore salito al trono voleva ascendere a Taishan per compiere sacrifici in omaggio al Cielo e alla Terra. Così oggi camminando tra palazzi, templi, iscrizioni, sculture, il viaggiatore che vi arriva e sa “leggere” con il cuore e con la mente oltre che con gli occhi, avverte il carattere sacro del luogo, venerato da ben 3.000 anni e luogo essenziale del Taoismo. Dall’altra parte del mondo, in Europa, la francese Mont-Saint-Michel, importante luogo di pellegrinaggio dell’Occidente cristiano, deve tutto ai monaci benedettini che vi si stabilirono nel 966. L’abbazia, “la Meraviglia”, capolavoro dell’arte gotica normanna, si erge in un vertiginoso groviglio di ardite costruzioni. Dalla cima di queste due montagne, un panorama mozzafiato celebra il lavoro congiunto di natura e arte. Ecco il sottile fil rouge che le lega.
Pechino e Parigi, in occasione del 60° anniversario delle relazioni diplomatiche, hanno deciso di stampare francobolli a soggetto comune incentrati proprio sul Monte Taishan e su Mont-Saint-Michel, valori postali che permettono di affrancare lettere da spedire in tutto il mondo. Un sistema condiviso per la promozione di due siti Patrimonio dell’Umanità. Perché di luoghi straordinari si tratta. Raggiungibile attraverso una ripida scalinata di pietra che parte dalla città di Tai’an, il monte Tai, nella provincia dello Shandong, è il più venerato dei 5 monti sacri cinesi, ricordato come tale da iscrizioni sin dal I secolo. Dalle pendici alla cima vi sono stati edificati molti templi, la maggior parte dei quali risale alla dinastia Ming; in zona c’è pure il Convento delle sommità animate dei monti, eretto dai Tang nell’VIII secolo. Un’area che ha anche una valenza ambientale, tanto che il Taishan è un geoparco Unesco. Il registro delle rocce cambriane, uno dei più antichi del parco, fornisce esempi tipo per i geologi che studiano le correlazioni di età regionali e internazionali per il periodo cambriano (da 540 a 490 milioni di anni fa).
E che aggiungere su Mont-Saint-Michel? E’ la “meraviglia dell’Occidente”, un miracolo della creatività umana che si fonde con la natura indomita e che la rende unica ed irripetibile. Un simbolo della Francia che tutti conoscono e che tutti anelano di poter ammirare dal vivo. Arroccato su un isolotto roccioso in mezzo a vasti banchi di sabbia esposti a forti maree tra la Normandia e la Bretagna, Mont-Saint-Michel celebra in questo 2023 il millenario della abbazia benedettina in stile gotico. La sua bellezza è sconvolgente e fa sognare ad occhi aperti.
© TurismoItaliaNews.it | riproduzione riservata