Tecnologia e umanità, quale connessione oggi? Il Politecnico di Torino risponde con una riflessione critica e di sintesi sulle scienze tecnologiche, sociali e umane con Biennale Tecnologia, manifestazione culturale che torna per la quarta edizione Torino da oggi a domenica 21 aprile.
Il tema scelto quest’anno è “Utopie realiste”, un falso ossimoro che diventa un invito a immaginare futuri possibili con libertà e coraggio, per trasformare le idee in progettualità. “Utopia e realismo sono opposti che si attraggono: se l’uno sviluppa l’immaginario, l’altro prova a progettarlo, alla ricerca di innovazioni e di tecnologie che lo modellino in una forma reale”, dicono Juan Carlos De Martin e Luca De Biase, curatori scientifici di Biennale Tecnologia.
L’obiettivo è gettare lo sguardo verso prospettive future, coraggiose e concrete allo stesso tempo, attraverso un programma polifonico che conferma il motto “Tecnologia e/è umanità” e l’approccio interdisciplinare della manifestazione. A inaugurare l’edizione ci sarà Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, con la lectio magistralis “Il principio del castoro”, offrendo una riflessione sull’attuale policrisi – una tempesta perfetta di crisi diverse e interconnesse – dove impossibile trovare soluzioni esclusivamente tecniche, perché le nuove tecnologie da sole non basteranno, senza un cambiamento anche nei modelli di sviluppo, di consumo, di trasporto, di alimentazione.
Biennale Tecnologia continua per quattro giorni con 120 appuntamenti e oltre 220 ospiti che indagheranno i temi più attuali nel dibattito contemporaneo: dall’intelligenza artificiale, tra rischi e opportunità, all’ecologia e la mobilità sostenibile, dal digitale allo sviluppo economico, passando per lavoro e inclusione sociale, nuove democrazie digitali e l’evoluzione della tecnologia anche nelle altre culture, e ancora guerra e pace, mobilità, salute e nuove frontiere.
Tra i numerosi ospiti del panorama nazionale e internazionale, ci saranno Barbara Caputo, docente presso il Politecnico di Torino dove dirige l’Hub sull’AI, Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, Roma Agrawal, ingegnera nota per aver lavorato alla progettazione della statica dello Shard, Paolo Benanti, teologo, presidente della Commissione sull’intelligenza artificiale per l’informazione della Presidenza del Consiglio dei ministri, Tito Boeri, economista, i filosofi Pascal Chabot e Yasuo Deguchi, Cory Doctorow, che ha introdotto il fenomeno dell’enshittification – la merdificazione di internet – Wendy Hui Kyong Chun, direttrice del Digital Democracies Institute presso la Simon Fraser University, gli scrittori Paolo Di Paolo, Loredana Lipperini, Bruce Sterling e Chiara Valerio, Christian Greco, direttore del museo Egizio di Torino, Anne L’Huillier, premio Nobel per la Fisica 2023, Davide Livermore tra i più grandi registi lirici al mondo, Riccardo Luna, direttore di Itaòlian Tech, Carlos Moreno, scienziato e professore presso l’Università Sorbona di Parigi, Nanjala Nyabola, attivista e ricercatrice, Harry Parker, ex soldato mutilato dalla guerra, Carlo Ratti, architetto, Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e Chief Diversity Officer dell’European Space Agency (ESA) e il giurista e accademico, Presidente emerito della Corte costituzionale, Gustavo Zagrebelsky.
Ognuno arricchirà il dibattito offrendo il proprio punto di vista, illustrando i pro, i contro, le nuove frontiere e gettando anche lo sguardo al passato per capire meglio chi siamo e chi saremo, in questa nuova era tecnologica.