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Allegri, la Juve prende tempo ma valuta l’esonero anticipato

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La Procura della Federcalcio – secondo quanto riporta l’Ansa – ha aperto un procedimento \”per le presunte minacce subite dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago da parte dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, alla luce delle dichiarazioni rese dallo stesso giornalista\”. Sono previste le audizioni dei due protagonisti e dei presenti all’episodio, e saranno inoltre acquisiti filmati, se disponibili, per ricostruire i fatti.”,”postId”:”62a19537-aee8-41f6-a685-aa79a21abc05″},{“timestamp”:”2024-05-16T18:01:08.908Z”,”timestampUtcIt”:”2024-05-16T20:01:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Vaciago: \”Non è stato un alterco, ma un monologo di Allegri\””,”content”:”

Il direttore Vaciago aggiunge alcune precisazioni riguardo la nota diffusa dall’avvocato di Allegri: \”Ribadisco, quindi, che non si è trattato di un alterco, ma di un monologo di Massimiliano Allegri che mi ha chiamato mentre ero a circa venti metri di distanza da lui, facendo una telefonata privata e senza dedicargli alcuna attenzione. Si è, quindi, rivolto a me con la frase: «Metti giù il telefono, direttore di merda». Ha proseguito con tutte le frasi riportate nella mia ricostruzione, compresa la minaccia di venirmi «a prendere» e di «staccarmi le orecchie». Mi ha preso con forza il polso destro, strattonandolo più volte mentre parlava, lui sì, a voce molto alta. Io non l’ho mai insultato e non ho mai alzato la voce, come potranno confermare i testimoni. Ho semplicemente detto con tono di voce normalissimo: «Stai calmo Max» e per due volte: «Stai attento, che quello che dici è grave». Ribadisco che questa mattina il fatto per me riguardava il passato, mi auguro di non dover più tornare sull’accaduto\”.

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Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, replica così alla nota diffusa dal legale di Allegri: \”L’avvocato Paolo Rodella, con il suo comunicato all’ANSA, mi accusa di aver dato una ricostruzione «falsa» dei fatti accaduti nello Stadio Olimpico, mercoledì sera, fra il suo assistito Massimiliano Allegri e me. Tutto ciò è forse ancora più grave dell’accaduto che, per quanto mi riguarda, faceva già parte del passato e sul quale sono costretto a tornare. Invito le parti a una maggiore precisione nella ricostruzione dell’episodio, soprattutto perché la scena si è svolta sotto gli occhi di parecchi testimoni, fra cui il dirigente responsabile Broadcast della Lega Serie A, Manuele Tigani, che più di ogni altro si è prodigato per fermare Allegri; Gabriella Ravizzotti dell’Ufficio Stampa Juventus; almeno due steward dell’Olimpico; un rappresentate delle forze dell’Ordine e tre giornalisti\”

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La nota diffusa dall’avvocato di Allegri non è stata concordata né approvata dalla società, né tantomeno era stata letta prima dalla dirigenza.

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Oggi la Juventus si è dedicata alle scuse (fatte a Gravina, al direttore e all’editore di Tuttosport) e a studiare la situazione, anche dal punto di vista legale. Domani si potrebbe passare all’azione, con un possibile esonero anticipato.

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Entro stasera non sono previste novità su Allegri, dunque oggi non arriveranno notizie di provvedimenti di alcun genere. Certamente la società bianconera non è affatto indifferente a quello che è accaduto, nei confronti di istituzioni, media e dirigenti del club.

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Massimiliano Allegri, con una dichiarazione diffusa dal suo avvocato, Paolo Rodella, all’ANSA, \”nega integralmente\” la ricostruzione dei fatti avvenuti nel tunnel dell’Olimpico col direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, e precisa che si è trattato semplicemente \”di un acceso alterco verbale col direttore, dovuto alla concitazione del momento,  nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce\”. Questo il testo della dichiarazione all’ANSA dell’avvocato di Allegri, Paolo Rodella. \”Con riferimento alle affermazioni – riportate su alcuni organi di stampa – del Direttore di Tutto Sport Dr. Guido Vaciago secondo il quale Massimiliano Allegri, al termine della finale di Coppa Italia Atalanta / Juventus di ieri sera 15 Maggio 2024, avrebbe tenuto nei suoi confronti un comportamento altamente offensivo oltrechè minaccioso giungendo financo a spingerlo e strattonarlo, il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione dei fatti e intende precisare di aver semplicemente avuto un acceso alterco verbale col Direttore, dovuto alla concitazione del momento,  nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce\”. \”Nessuno spintone, nessuno strattone e né, tanto meno, nessuna minaccia all’indirizzo del Direttore – prosegue la nota – Qualunque diversa ricostruzione e/o descrizione dei fatti è falsa e si apprezza, puramente e semplicemente, per finalità malcelate, pretestuose ed infondate. Tanto si doveva per amor di verità\”. 

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Due giornate di squalifica (da scontare in Coppa Italia) e 5 mila euro di multa a Massimiliano Allegri sono state inflitte dal giudice sportivo, dopo l’espulsione decisa dall’arbitro Maresca al 50′ del secondo tempo della finale di Coppa Italia di ieri, e a seguito delle offese al direttore di gara e al quarto uomo.  Questa la motivazione nel comunicxato del giudice sportivo: \”si avvicinava al 4° ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale  e polemico dissenso  per contestare una decisione arbitrale; alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull’operato degli ufficiali di gara; infrazione rilevata dal 4° ufficiale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del direttore di gara\”.

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La proprietà e il management del club non sono rimasti indifferenti al comportamento di ieri sera da parte dell’allenatore, non in linea con lo ‘stile Juventus’, e in generale con le norme aziendali, per questo stanno valutando la decisione dell’esonero anticipato (Allegri ha un contratto fino a giugno 2025). Il riferimento è sia al campo (la furia contro arbitri e il designatore Rocchi), che al gesto nei confronti del ds Giuntoli e all’aggressione al direttore di Tuttosport, Guido Vaciago. Sarà l’ad Scanavino a decidere, ovviamente dopo essersi consultato con John Elkann, il presidente Ferrero e i legali del club nel caso si intravedano anche i presupposti per una giusta causa di licenziamento. Possibili novità potrebbero arrivare dopo la chiusura della Borsa, in serata, o alla stessa ora di domani sera.

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Cronaca di un esonero annunciato (ma mai al diretto interessato), di un feeling mai nato, di un rapporto da separati in casa. Perché di questo si tratta e la vittoria della coppa Italia è stata il detonatore che ha fatto esplodere (di rabbia) Massimiliano Allegri.

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Una rabbia accumulata durante gli ultimi mesi quando la squadra ha mollato in campionato dilapidando quanto di buono aveva costruito durante il girone d’andata. I risultati che non arrivavano e le voci sempre più insistenti di un rapporto destinato a finire senza mai aver avuto una comunicazione esplicita da parte della dirigenza, hanno fatto crescere il malcontento. Una dirigenza, o una parte, con cui non c’è mai stato feeling. Al di là delle dichiarazioni ufficiali.

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Le immagini dell’Olimpico hanno certificato quanto abbiamo riportato nelle precedenti settimane: nessun contatto tra Allegri e il ds Giuntoli, nessuna comunicazione. Ieri è stato aperto il sipario su una crisi di rapporti insanabile. Il gesto di Allegri non può essere interpretato diversamente. Voleva festeggiare solo con la squadra. Non voleva nessun altro. Una pretesa per lui giustificata, ma impossibile e mai vista alla Juventus. Almeno, mai così esplicita. Una manifestazione che non può non imbarazzare il Club, anche alla luce della furia dell’allenatore contro gli arbitri e successivamente in sala stampa contro il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago.

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Allegri, fuori dalle dichiarazioni ufficiali, non è stato soddisfatto dal mercato, per come è stato condotto e per chi è arrivato o non arrivato a Torino, e ritiene di essere stato scaricato in maniera poco elegante.

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Dall’altra parte i dirigenti non hanno mai avuto spazio per entrare nel recinto di competenza dell’allenatore, il quale, giusto o sbagliato che sia, non voleva nessuno con cui confrontarsi, dal momento che le premesse della scorsa stagione erano per lui di un ruolo diverso, più centrale nelle strategie. La vittoria lo ha fatto esplodere prima contro gli arbitri, poi contro i dirigenti e infine contro i giornalisti, con parole e minacce censurabili.

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Tutto questo può aprire nuovi scenari, perché la convivenza in queste ultime giornate può risultare impossibile. Il prescelto è Thiago Motta. Altre due partite e il secondo ciclo di Allegri si chiuderà. Con un trofeo e con tutti gli obiettivi raggiunti, questo non va dimenticato, ma anche con un brutto finale che lascerà il segno.

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Allegri-Vaciago, la Procura Figc apre un’inchiesta

La Procura della Federcalcio – secondo quanto riporta l’Ansa – ha aperto un procedimento “per le presunte minacce subite dal direttore di Tuttosport Guido Vaciago da parte dell’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, alla luce delle dichiarazioni rese dallo stesso giornalista”. Sono previste le audizioni dei due protagonisti e dei presenti all’episodio, e saranno inoltre acquisiti filmati, se disponibili, per ricostruire i fatti.

Vaciago: “Non è stato un alterco, ma un monologo di Allegri”

Il direttore Vaciago aggiunge alcune precisazioni riguardo la nota diffusa dall’avvocato di Allegri: “Ribadisco, quindi, che non si è trattato di un alterco, ma di un monologo di Massimiliano Allegri che mi ha chiamato mentre ero a circa venti metri di distanza da lui, facendo una telefonata privata e senza dedicargli alcuna attenzione. Si è, quindi, rivolto a me con la frase: «Metti giù il telefono, direttore di merda». Ha proseguito con tutte le frasi riportate nella mia ricostruzione, compresa la minaccia di venirmi «a prendere» e di «staccarmi le orecchie». Mi ha preso con forza il polso destro, strattonandolo più volte mentre parlava, lui sì, a voce molto alta. Io non l’ho mai insultato e non ho mai alzato la voce, come potranno confermare i testimoni. Ho semplicemente detto con tono di voce normalissimo: «Stai calmo Max» e per due volte: «Stai attento, che quello che dici è grave». Ribadisco che questa mattina il fatto per me riguardava il passato, mi auguro di non dover più tornare sull’accaduto”.

Vaciago: “La scena si è svolta sotto gli occhi di parecchi testimoni”

Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, replica così alla nota diffusa dal legale di Allegri: “L’avvocato Paolo Rodella, con il suo comunicato all’ANSA, mi accusa di aver dato una ricostruzione «falsa» dei fatti accaduti nello Stadio Olimpico, mercoledì sera, fra il suo assistito Massimiliano Allegri e me. Tutto ciò è forse ancora più grave dell’accaduto che, per quanto mi riguarda, faceva già parte del passato e sul quale sono costretto a tornare. Invito le parti a una maggiore precisione nella ricostruzione dell’episodio, soprattutto perché la scena si è svolta sotto gli occhi di parecchi testimoni, fra cui il dirigente responsabile Broadcast della Lega Serie A, Manuele Tigani, che più di ogni altro si è prodigato per fermare Allegri; Gabriella Ravizzotti dell’Ufficio Stampa Juventus; almeno due steward dell’Olimpico; un rappresentate delle forze dell’Ordine e tre giornalisti”

Nota di Allegri non concordata con la società

La nota diffusa dall’avvocato di Allegri non è stata concordata né approvata dalla società, né tantomeno era stata letta prima dalla dirigenza.

Juventus, giornata dedicata alle scuse

Oggi la Juventus si è dedicata alle scuse (fatte a Gravina, al direttore e all’editore di Tuttosport) e a studiare la situazione, anche dal punto di vista legale. Domani si potrebbe passare all’azione, con un possibile esonero anticipato.

Per oggi non sono previsti provvedimenti di alcun genere

Entro stasera non sono previste novità su Allegri, dunque oggi non arriveranno notizie di provvedimenti di alcun genere. Certamente la società bianconera non è affatto indifferente a quello che è accaduto, nei confronti di istituzioni, media e dirigenti del club.

Allegri: “Col direttore di Tuttosport solo un alterco, insulti reciproci”

Massimiliano Allegri, con una dichiarazione diffusa dal suo avvocato, Paolo Rodella, all’ANSA, “nega integralmente” la ricostruzione dei fatti avvenuti nel tunnel dell’Olimpico col direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, e precisa che si è trattato semplicemente “di un acceso alterco verbale col direttore, dovuto alla concitazione del momento,  nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce”. Questo il testo della dichiarazione all’ANSA dell’avvocato di Allegri, Paolo Rodella. “Con riferimento alle affermazioni – riportate su alcuni organi di stampa – del Direttore di Tutto Sport Dr. Guido Vaciago secondo il quale Massimiliano Allegri, al termine della finale di Coppa Italia Atalanta / Juventus di ieri sera 15 Maggio 2024, avrebbe tenuto nei suoi confronti un comportamento altamente offensivo oltrechè minaccioso giungendo financo a spingerlo e strattonarlo, il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione dei fatti e intende precisare di aver semplicemente avuto un acceso alterco verbale col Direttore, dovuto alla concitazione del momento,  nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce”. “Nessuno spintone, nessuno strattone e né, tanto meno, nessuna minaccia all’indirizzo del Direttore – prosegue la nota – Qualunque diversa ricostruzione e/o descrizione dei fatti è falsa e si apprezza, puramente e semplicemente, per finalità malcelate, pretestuose ed infondate. Tanto si doveva per amor di verità”. 

Giudice sportivo: 2 giornate ad Allegri

Due giornate di squalifica (da scontare in Coppa Italia) e 5 mila euro di multa a Massimiliano Allegri sono state inflitte dal giudice sportivo, dopo l’espulsione decisa dall’arbitro Maresca al 50′ del secondo tempo della finale di Coppa Italia di ieri, e a seguito delle offese al direttore di gara e al quarto uomo.  Questa la motivazione nel comunicxato del giudice sportivo: “si avvicinava al 4° ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale  e polemico dissenso  per contestare una decisione arbitrale; alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull’operato degli ufficiali di gara; infrazione rilevata dal 4° ufficiale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del direttore di gara“.

La Juve valuta interruzione anticipata del rapporto con Allegri

La proprietà e il management del club non sono rimasti indifferenti al comportamento di ieri sera da parte dell’allenatore, non in linea con lo ‘stile Juventus’, e in generale con le norme aziendali, per questo stanno valutando la decisione dell’esonero anticipato (Allegri ha un contratto fino a giugno 2025). Il riferimento è sia al campo (la furia contro arbitri e il designatore Rocchi), che al gesto nei confronti del ds Giuntoli e all’aggressione al direttore di Tuttosport, Guido Vaciago. Sarà l’ad Scanavino a decidere, ovviamente dopo essersi consultato con John Elkann, il presidente Ferrero e i legali del club nel caso si intravedano anche i presupposti per una giusta causa di licenziamento. Possibili novità potrebbero arrivare dopo la chiusura della Borsa, in serata, o alla stessa ora di domani sera.

Come stanno le cose

Cronaca di un esonero annunciato (ma mai al diretto interessato), di un feeling mai nato, di un rapporto da separati in casa. Perché di questo si tratta e la vittoria della coppa Italia è stata il detonatore che ha fatto esplodere (di rabbia) Massimiliano Allegri.

I motivi della rabbia di Max

Una rabbia accumulata durante gli ultimi mesi quando la squadra ha mollato in campionato dilapidando quanto di buono aveva costruito durante il girone d’andata. I risultati che non arrivavano e le voci sempre più insistenti di un rapporto destinato a finire senza mai aver avuto una comunicazione esplicita da parte della dirigenza, hanno fatto crescere il malcontento. Una dirigenza, o una parte, con cui non c’è mai stato feeling. Al di là delle dichiarazioni ufficiali.

Il gesto a Giuntoli

Le immagini dell’Olimpico hanno certificato quanto abbiamo riportato nelle precedenti settimane: nessun contatto tra Allegri e il ds Giuntoli, nessuna comunicazione. Ieri è stato aperto il sipario su una crisi di rapporti insanabile. Il gesto di Allegri non può essere interpretato diversamente. Voleva festeggiare solo con la squadra. Non voleva nessun altro. Una pretesa per lui giustificata, ma impossibile e mai vista alla Juventus. Almeno, mai così esplicita. Una manifestazione che non può non imbarazzare il Club, anche alla luce della furia dell’allenatore contro gli arbitri e successivamente in sala stampa contro il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago.

La posizione di Allegri…

Allegri, fuori dalle dichiarazioni ufficiali, non è stato soddisfatto dal mercato, per come è stato condotto e per chi è arrivato o non arrivato a Torino, e ritiene di essere stato scaricato in maniera poco elegante.

… e quella della società

Dall’altra parte i dirigenti non hanno mai avuto spazio per entrare nel recinto di competenza dell’allenatore, il quale, giusto o sbagliato che sia, non voleva nessuno con cui confrontarsi, dal momento che le premesse della scorsa stagione erano per lui di un ruolo diverso, più centrale nelle strategie. La vittoria lo ha fatto esplodere prima contro gli arbitri, poi contro i dirigenti e infine contro i giornalisti, con parole e minacce censurabili.

Gli scenari futuri

Tutto questo può aprire nuovi scenari, perché la convivenza in queste ultime giornate può risultare impossibile. Il prescelto è Thiago Motta. Altre due partite e il secondo ciclo di Allegri si chiuderà. Con un trofeo e con tutti gli obiettivi raggiunti, questo non va dimenticato, ma anche con un brutto finale che lascerà il segno.

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