Nome in codice Amelia. Secondo Reuters, che ne scrive in esclusiva, si chiamerebbero così gli occhiali smart progettati da Amazon per i suoi corrieri.
Su una delle due lenti di questi smart glasses – scrive Reuters – c’è un piccolo display che permetterà al personale di accedere a informazioni utili per muoversi nel traffico e a piedi, in strada.
Gli occhiali inoltre permetteranno di visualizzare indicazioni stradali e di scattare foto ai pacchi per documentare l’avvenuta consegna.
In questo modo Amazon conta di semplificare e velocizzare ulteriormente l’operazione che avviene “nell’ultimo miglio”, vale a dire i due chilometri più dispendiosi per l’azienda.
In quest’ultimo tratto si concentra, infatti, il 50% delle spese totali necessarie a recapitare un pacco: serve infatti un’ampia squadra di corrieri e più carburante per muoversi nei quartieri delle città e soprattutto delle grandi metropoli.
Indossando gli occhiali per le consegne, il personale di Amazon avrebbe a “portata di vista” tutte le informazioni che riguardano il percorso da seguire e le varie tappe da effettuare.
Sul display troverebbero spazio anche indicazioni utili come gli ascensori da prendere, gli ingressi da evitare, oppure avvertimenti che riguardano addirittura cani da guardia a cui prestare attenzione.
Per agevolare il lavoro dei suoi corrieri, Amazon sta anche installando nei loro furgoni un dispositivo che ha svelato lo scorso ottobre. Si tratta di uno scanner che illumina con un raggio verde i pacchi da recapitare a ogni fermata: questo ridurrebbe il tempo di consegna, in quanto il conducente non dovrà più soffermarsi sulla lettura delle etichette.
Gli occhiali smart chiamati Amelia si basano su un prodotto esistente, gli Amazon Echo Frames, che permettono agli utenti di sfruttare le capacità di Alexa attraverso un microfono e due altoparlanti integrati. Anche questi occhiali, secondo Reuters, avranno un display integrato entro il secondo trimestre del 2026.
Gli Amazon Echo Frames, lanciati nel 2020, non sono mai diventati un grande successo commerciale: dell’ultima generazione di questi dispositivi – la seconda – sono state vendute appena 10.000 unità. In Italia gli Amazon Echo Frames non sono mai arrivati.
I futuri occhiali per i corrieri promettono, sulla carta, di semplificare il lavoro di chi recapita i pacchi Amazon. Non dovendo più ricorrere a un dispositivo portatile con Gps e sistema per validare la consegna, i corrieri potrebbero inoltre trasportare più pacchi dal loro furgone alla porta dei clienti.
Ma una maggiore automazione ed efficienza potrebbe condurre a un aumento dei carichi di lavoro per il personale.
Attualmente, stando alle stime effettuate da Amazon, un corriere visita in media 100 edifici nel corso di un turno. Questo numero, un domani, potrebbe aumentare per via dei progressi di una tecnologia che, facilitando la navigazione e il processo di consegna, renderebbe possibile raggiungere più abitazioni in tempi ridotti.
Se ogni corriere aumenterà il volume delle sue consegne, inoltre, potrebbe esserci bisogno di minor forza lavoro, con possibili implicazioni anche per la qualità delle condizioni di lavoro dei dipendenti, che potrebbero trovarsi a dover mantenere ritmi sempre più serrati.
Allo stato attuale, tuttavia, i problemi maggiori riguardano proprio lo sviluppo dei nuovi occhiali.
“Amazon ha avuto difficoltà a realizzare una batteria che duri un intero turno di otto ore e sia allo stesso tempo abbastanza leggera da essere indossata tutto il giorno senza causare affaticamento” scrive Reuters citando le fonti per la sua storia. “Inoltre raccogliere dati completi su ogni casa, marciapiede, strada, marciapiede e vialetto potrebbe richiedere anni”.
Oltre a questo va tenuto in conto l’ostacolo “umano”: non tutti i conducenti potrebbero essere disposti a indossare gli occhiali. Per non parlare di coloro che già indossano lenti correttive.
“Tuttavia – scrive Reuters – gran parte della forza di consegna di Amazon è composta da società esterne, il che significa che l’azienda potrebbe rendere l’uso degli occhiali un requisito contrattuale, hanno detto le nostre fonti”.