HomeTechBenedetto Vigna: “La Ferrari elettrica sarà intelligente ed emozionante”

Benedetto Vigna: “La Ferrari elettrica sarà intelligente ed emozionante”

Date:

Related stories

spot_imgspot_img

“Senza collaborazione non c’è progresso. Quella, così come l’educazione continua e l’umiltà sono la base per ogni successo. E il rischio più grande, anche per Ferrari, deriva proprio dal sedersi sugli allori”. Benedetto Vigna, ceo di Ferrari, interviene alla giornata conclusiva dell’Italian Tech Week, la tre giorni organizzata da Vento, il chapter italiano del fondo di investimento Exor Ventures, in collaborazione editoriale con il gruppo GEDI. E lo fa, intervistato da Tommaso Ebhardt di Bloomberg News, ricordando quali sono i principi che guidano il suo essere manager di un marchio iconico come quello di Maranello. E guardando al futuro, c’è spazio anche per una battuta sull’elettrificazione: “Stiamo rispettando i tempi, sarà una Ferrari veramente molto veloce”.

Basso profilo e tanta proattività. I concetti manageriali di Vigna in Ferrari sono pochi, ma chiari e schietti. Lo dimostra anche il suo primo approccio con i colleghi. “Ho iniziato con una email di una pagina, e regalando un libro. Per me business is business non ha senso. Business is people, gli affari sono fatti dalle persone”, esordisce. “Il primo punto è la collaborazione. Il secondo è l’educazione continua. Il terzo è l’umiltà fiduciosa. E poi bisogna guardare al progresso”. In questo senso, il saper costruire relazioni e fare squadra è uno dei mantra. “Collaborazione e cooperazione sono cruciali. Senza di esse non ci può essere progresso”. Un esempio di questo è dato dalla sua esperienza in Nintendo. “Con questo approccio, basato sul lavoro di squadra, si possono fare tante cose. Quando ero in Nintendo siamo passati da 0 a 30 milioni di prodotti venduti con la Wii. E pensare che in molti dicevano che non ci sarebbe stato mercato”, afferma sorridendo. In effetti, la console Wii era stata introdotta sul mercato dei videogiochi con molti dubbi e invece ha saputo sorprendere.

Uno dei mantra di Vigna è l’allenamento quotidiano. Ma non solo quello fisico, bensì soprattutto quello mentale. Il tutto a partire dall’umiltà. “Il rischio è quello di finire in orbita, perdendo il contatto con il terreno”, fa notare. Un concetto, secondo Vigna, che deve essere tenuto in mente in ogni processo. “Quando i manager perdono il contatto con la realtà e si creano i loro metaversi personali, è proprio in quel momento che le aziende falliscono i loro obiettivi”, dice. Non a caso, fa notare a chi gli chiede quale sia la maggiore esternalità negativa che potrebbe incrociare nel suo percorso. “Il rischio più grande deriva dal successo che stiamo avendo. Bisogna avere le quattro ruote ben salde per terra. Le compagnie di successo rischia sempre di sedersi sugli allori. Ci deve essere sempre una tensione positiva. In questo caso avere Scuderia Ferrari è funzionale. Ogni tanto si vince, ogni tanto si perde. Avere uno sport team in casa ci permette di tenere questo approccio. Non possiamo mai rilassarci. Ed è questo il punto più importante”, secondo Vigna.

Non è mancato un riferimento anche al grande tifo di Ferrari. “Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo. Anche in questo caso bisogna prendere dei rischi. Quando si fallisce, si impara. Ed è un’attitudine che vale per ogni ambito, dal lavoro allo sport”, spiega. E sempre parlando di rischi, fa riferimento anche al futuro della compagnia, che passa dall’elettrificazione dei veicoli del Cavallino Rampante. “Noi guardiamo all’innovazione guidata dall’emozione”, dice parlando della prima vettura elettrica, che è quasi pronta. “Siamo sui binari giusti, stiamo rispettando i tempi, e per questo ringrazio i nostri partner e fornitori. Quello di cui sono sicuro è che sarà sicuramente molto molto veloce”. E chissà quanto sarà carica di tecnologia, come narrato ieri da Sam Altman, numero uno di OpenAI, durante il colloquio con John Elkann, ceo di Exor e presidente di Stellantis e Ferrari. Su questo versante, tuttavia, Vigna sembra lasciare i panni del manager e vestire quelli di chi vive la passione per il brand che rappresenta: “L’AI non potrà mai superare l’intelligenza emozionale”.

- Never miss a story with notifications

- Gain full access to our premium content

- Browse free from up to 5 devices at once

Latest stories

spot_img