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Camila Giorgi e lo sfogo sul web: “Se avessi problemi non sarei tornata in Italia”

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Roma, 20 luglio 2024 – Duro sfogo dell’ormai ex tennista Camila Giorgi sulla propria pagina social. “Purtroppo i giornalisti di poco valore fanno fake news, e per avere qualche  click in più alla loro pagina venderebbero anche la propria dignità. Ho un avvocato che mi segue, e se avessi problemi non sarei tornata in Italia”.

L’azzurra torna a parlare dopo il ritiro improvviso di maggio dalle competizioni internazionali. Un addio arrivato subito dopo le notizie di indagini del fisco sulla posizione di Camila rispetto a vecchie annualità per le quali, secondo la Finanza, non sarebbe stata presentata la dichiarazione dei redditi.

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Da quanto emerso nei mesi scorsi Giorgi dovrebbe al fisco  464mila euro. Quando però la Finanza l’ha cercata lo scorso 15 aprile nella sua casa di Calenzano (Firenze) per notificarle l’avviso di fine indagine per omessa dichiarazione dei redditi nel 2016 e non l’ha trovata, apriti cielo. È saltato fuori il ritiro dal tennis professionistico orchestrato nel silenzio e sono iniziate le voci su una possibile fuga dal fisco lontano dall’Italia.

Camila “si è presa una pausa di riflessione” aldilà dell’Oceano, ma secondo i legali ci sarebbe appunto da sanare solo la posizione del 2016, quando la tennista era all’estero.

Nel frattempo il suo avvocato, Cristian Carmelo Nicotra, del foro di Enna, ha deciso di dimettersi dall’incarico di difensore della tennista Camila Giorgi e di tre dei suoi familiari, tranne che del fratello Leandro, per cui è stato chiesto un patteggiamento. La decisione è stata comunicata questa mattina durante l’udienza preliminare per il caso dei falsi vaccini Covid per ottenere il green pass e che vede indagata tutta la famiglia della campionessa. Il motivo, ha spiegato il legale, è legato alla sua irreperibilità dato che dal 28 maggio la sportiva non si è fatta più sentire diventando così irreperibile, nonostante chat che dimostrerebbero come siano stati letti tutti i messaggi, almeno fino al 24 giugno. Da qui la decisione del tribunale di Vicenza di assegnare un legale d’ufficio, l’avvocato Giampaolo Silvetti.

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