Maratona Arnaldi
(Marco Calabresi) Matteo più Matteo, Berrettini più Arnaldi. L’Italia si prende il tie, ma è stata un’odissea. Ci sono volute tre ore e 39′ al ligure per battere il brasiliano Thiago Monteiro: è finita 7-5 6-7 7-6, una partita in cui Arnaldi era avanti 7-5 5-2 prima di subire il ritorno del mancino verdeoro, che con il diritto ha spesso messo alle corde il gioco dell’italiano. Il doppio sarà ininfluente per il risultato di oggi e conterà solo per il quoziente set, ma la seconda partita del pomeriggio è stata una maratona pazzesca, in cui Arnaldi nel finale è riuscito a tirare fuori quell’aggressività da fondo campo che molto spesso era mancata soprattutto nella fase centrale del match.
Il primo set, senza palle break fino al dodicesimo game, Arnaldi se lo è portato a casa con uno straordinario rovescio incrociato (uno dei punti più belli della partita) e con un errore di diritto di Monteiro. Dopo aver annullato una palla break a inizio secondo set con il serve and volley, poi, il sanremese aveva allungato sul 4-2, tenendo poi il servizio. Il break subito quando è stato il momento di servire per il match, però, è stato il turning point che ha trasformato la partita in un’agonia: Monteiro è salito 6-1 nel tiebreak, Arnaldi è risalito fino al 6-4 ma la partita è scivolata al terzo.
E lo psicodramma sembrava servito: Matteo ha annullato una palla dello 0-2, Monteiro ha fatto lo stesso con tre palle break nel settimo game, con il naturale epilogo al tiebreak. Primi tre punti per l’Italia, poi un problema alla caviglia di Arnaldi sul 4-4: due errori di diritto di Monteiro hanno dato altrettanti match point all’Italia, con il brasiliano che ha salvato il primo con un diritto pazzesco ma si è piegato su una frustata di diritto di Arnaldi. Braccia al cielo e col fiatone. Dopo il doppio, si penserà al Belgio.
