Festa Italia, ma adesso scegliere non sarà semplice
(Marco Calabresi) La prima vittoria nella vita in azzurro di Flavio Cobolli ci porta dritti a Malaga, da primi nel girone. Dopo i tre set di Matteo Berrettini, ecco i tre di Flavio Cobolli, che stavolta — a differenza di quanto accaduto due giorni fa contro Bergs — non ha mollato. Anzi, nel momento decisivo contro Tallon Griekspoor ha tirato fuori il meglio di sé: è finita 7-6, 4-6, 6-3, con l’Italia che dopo aver blindato il primato ora è arbitro della qualificazione. Il doppio, infatti, sarà decisivo per l’Olanda: in caso di vittoria, Oranje secondi, in caso di 3-0 per l’Italia sarebbe incredibilmente il Brasile ad accedere ai quarti di finale. Per l’Italia, invece, il ventaglio delle possibili avversarie si è ridotto a due: giovedì il sorteggio definirà chi tra Australia (battuta in finale nel 2023 e seconda dietro la Spagna) e Argentina (seconda alle spalle del Canada) incrocerà il destino con quello degli Azzurri a Malaga.
Bravo, Flavio, e anche simpatico, tanto da usare l’ironia alla domanda sulla presenza di Jannik Sinner in panchina. «Menomale che se n’è andato», la risposta di Cobolli nell’intervista in campo. Poi il romano a Sky è tornato serio: «Prima della partita mi ha detto di divertirmi. Anche se è una frase, detta da lui è importante. Sentivo la pressione di fargli vedere i miei miglioramenti. Mi ha fatto piacere averlo con noi». Poi le emozioni: «È sempre stato il mio sogno indossare questa maglia, aver vinto la mia prima partita in azzurro mi rende molto orgoglioso e spero di aver reso orgoglioso anche qualcuno di voi — le sue parole rivolgendosi al pubblico —. E volevo ringraziare anche Matteo Berrettini, che mi ha aiutato molto in questi giorni insieme a tutto lo staff e a mio padre. Siamo un gruppo molto affiatato, tutti i ragazzi mi hanno fatto sentire come a casa fin dal primo giorno. Ho lavorato molto in questi mesi per riuscire ad indossare questa maglia, ora che ce l’ho fatta e ho vinto, per questo sono molto contento. Meno male che ho vinto, sennò questa notte non avrei dormito». Già, papà Stefano, abbracciato al suo ritorno in panchina: «Lui ha sempre creduto in me e in noi, non tutti lo avevano fatto: siamo andati avanti per la nostra strada e ora siamo dove vogliamo essere».
Nei primi due set Griekspoor al servizio è stato quasi una macchina perfetta: soli tre punti persi quando gli è entrata la prima. Primo parziale senza palle break vinto da Flavio al tiebreak; nel secondo, invece, l’olandese ha avuto la prima palla break sul 4-4, 30-40, occasione subito sfruttata con un gran rovescio in avanzamento. La prima palla break per Cobolli è invece arrivata nel secondo game del terzo set: Griekspoor l’ha annullata con l’ace. Partita lottata e di livello altissimo, decisa tra il settimo e l’ottavo game: nel primo caso, Cobolli si è aggrappato al servizio per annullare due palle break, nel secondo invece l’allungo di Flavio è arrivato, prima del game finale portato a casa a zero. Palla a Filippo Volandri: scegliere i cinque moschettieri per Malaga con tutta questa abbondanza non sarà facile.