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Diamanti: cosa sappiamo del nuovo film di Ferzan Özpetek

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Come sappiamo dai suoi profili social, sono iniziate le riprese di Diamanti, il quindicesimo film di Ferzan Özpetek, pronto a sbarcare al cinema tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 dopo la parentesi di Netflix e Nuovo Olimpo. La cosa che colpisce subito all’occhio di Diamanti più che la trama è la presenza di ben 18 attrici italiane di peso, pronte a dare vita a una storia corale deliziosamente ozpeteketiana che potrebbe suscitare l’interesse di una fetta ancora più grande di spettatori e di amatori. Parliamo di Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi e Milena Vukotic, affiancate da Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori e Carmine Recano.

A condividere il set per la prima volta con Özpetek saranno Geppi Cucciari, Sara Bosi, Vanessa Scalera, Milena Mancini, Giselda Volodi e Mara Venier, grande amica del regista che in realtà è stata diretta da lui già nel 2023, ma solo in uno spot di Poste Italiane. Prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi in collaborazione con Vision Distribution e in co-produzione con Faros Film, Diamanti sarà girato interamente a Roma e sarà ambientato tra il presente e gli anni Settanta, seguendo una sceneggiatura messa a punto da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Özpetek. Stando alle prime anticipazioni, il film racconterà i fatti di vita e le vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate.

Diamanti cosa sappiamo del nuovo film di Ferzan Özpetek

La trama di Diamanti in sé parla di un regista convoca le sue attrici preferite dicendo loro di voler fare un film sulle donne, senza svelare molto altro. Da quel momento in avanti le osserva, prende spunto e si fa ispirare finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume. Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Il direttore della fotografia è Gian Filippo Corticelli, la scenografia è di Deniz Kobanbay, i costumi sono di Stefano Ciammitti, il montaggio di Pietro Morana e le musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia. Vision Distribution curerà le vendite internazionali.

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