Ci avevamo visto giusto, con la nostra copertina che anticipava il progetto e tutte le attrici e il regista in posa per Vanity Fair: Diamanti di Ferzan Ozpetek è il fenomeno italiano dell’anno. Con un box office di 10.461.837 euro e un totale di 1.427.225 presenze, Diamanti è infatti il titolo con il più alto incasso tra i film italiani usciti nel 2024, e sta per diventare anche il più grande successo commerciale di Ozpetek, superando la vetta di La finestra di fronte, che nel 2003 aveva totalizzato 10.800.000 euro. Solo nella giornata di ieri, 6 gennaio, alla sua terza settimana di programmazione, Diamanti è arrivato in vetta alla classifica con un incasso di oltre 750mila euro, con il pubblico che fa le file fuori dai cinema di tutta Italia. Il film è anche il secondo maggiore incasso per un film italiano nel periodo post-pandemia, dietro soltanto a C’è ancora domani di Paola Cortellesi (37 milioni di euro, distribuito sempre da Vision Distribution). Numeri che confermano come Ozpetek sia uno dei grandi narratori del nostro tempo.
In Diamanti, Ferzan Ozpetek intreccia presente e passato per raccontare una storia corale di donne, arte e legami profondi. Nel presente, un regista raduna un gruppo di attrici straordinarie per lavorare a un film che esplori l’universo femminile. Durante le prove, il copione prende vita e trasporta lo spettatore nella Roma degli anni ’70, dove si trova una prestigiosa sartoria teatrale, punto di incontro di talenti e sogni. La sartoria, gestita dalle sorelle Alberta e Gabriella Canova, è un microcosmo in cui le vite di diverse donne si intrecciano: dalle giovani apprendiste piene di aspirazioni, alle sarte con storie personali di sacrifici e lotte.
Rintracciare le ragioni di un successo clamoroso è un po’ come trovare la ricetta segreta della Coca Cola. Ma di certo Diamanti ha conquistato il box office grazie a una formula capace di coinvolgere il pubblico attraverso la regia e la sensibilità di Ozpetek, maestro nel raccontare storie intime e toccanti, con una narrazione che tocca per autenticità e delicatezza. Il cast stellare, composto da attrici eccellenti e amatissime come Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, restituisce profondità ai personaggi (guardare la scena del confronto tra sorelle, tra tutte, per credere). E poi il film è universale perché affronta temi universali: la solidarietà femminile e il desiderio di affermarsi in una società complessa. Mettiamoci poi l’ambientazione anni ’70, con i suoi colori, costumi e riferimenti culturali, che aggiunge un tocco nostalgico affascinante.