Un Open d’Italia femminile in dirittura d’arrivo e un collegamento diretto tra federazione e circoli in tema di fiscalità. Sono i due punti chiave dell’intervista di Franco Chimenti rilasciata a Golf Television. Nella puntata in onda in queste ore è un botta e risposta diretto ma schietto tra i conduttori Marco Bucarelli e Marco Lanza e il presidente di Federgolf.
“Lo stato di salute del golf italiano è ottimo – esordisce Chimenti – ed entro il 2027 saremo a posto con i conti per la Ryder Cup, un evento di cui tutto il mondo parla”. Le cifre che girano non sono confortanti, come emerso dall’intervista a La Gazzetta dello Sport di qualche settimana fa: si parla di 13 milioni di euro da recuperare. “E’ vero, sei arriveranno dall’Istituto per il Credito Sportivo – ammette il presidente di Federgolf – e noi li restituiremo pagando gli interessi come si fa per un mutuo in una famiglia. Il finanziamento dura diversi anni. I fondi per ripagarlo arriveranno dai tesserati visto che riteniamo di aumentarli. Stiamo cercando di coinvolgere molto di più i media per far conoscere il golf, puntiamo su influencer e web”.
Rapporto coi circoli e coi professionisti
La base del golf italiano mugugna, ne sono testimoni i due giornalisti che, per lavoro, girano di campo in campo ogni fine settimana. “I presidenti sono preoccupati per il presente e il futuro” spiegano i giornalisti che aggiungono anche la questione legata ai professionisti. “Fra i pro c’è malcontento sul futuro della Scuola Nazionale di Sutri oggi diretta da una persona che non ha mai fatto un’ora di corso per diventare maestro di golf”.
Sul tema Chimenti spiega in trasmissione che “la PGAI ha dato l’incarico a Cuomo, una persona che ho conosciuto tre mesi fa ma il suo nome ha prevalso in modo determinante dentro la PGAI. Sui circoli vi posso dire che ho chiamato di recente tutti e duecento i presidenti e questo malessere non l’ho percepito”. E quindi l’annuncio: “Abbiamo attivato un servizio nuovo per i nostri circoli: esiste una persona dedicata a loro in materia di natura fiscale e amministrativa. Noi siamo vicini alla base, lo dimostra l’impegno in tema di risparmio energetico con il nostro progetto ad hoc”.
Franco Chimenti e la tessera federale
Bucarelli e Lanza si spingono oltre, fanno da tramite per esprimere al numero uno del golf italiano i mal di pancia del singolo giocatore di golf. “La tessera di Federgolf – racconta Bucarelli – è la più cara in Europa a livello sportivo. Visto che erano stati chiesti questi 25 euro in più d’aumento per il progetto Ryder Cup perché non li rileva dopo la Ryder?”. “Ragazzi, stiamo parlando di 20 euro – interviene Chimenti – dai, quando entro in chiesa gli do 10 euro, non di meno”.
Franco Chimenti tra donne e Ryder Cup
Nell’anno della Ryder Cup l’Italia non è riuscita ad organizzare un Open femminile. E dire che le donne era uno dei cardini dell’intero progetto. Il nostro Paese non ne è uscito proprio benissimo. “Non siamo riusciti a raccogliere fondi dagli sponsor per l’Open donne – sostiene Chimenti in tv– ma ci stiamo lavorando. Spero che quest’anno l’Open femminile si farà, penso due settimane prima di quello maschile e credo sarà in Sicilia”.
Elezioni in vista e consiglio federale
Come confermato a Golfando, Ivan Rota si candiderà alla poltrona che Chimenti occupa da 24 anni. La corsa è aperta dopo alcune tornate con un candidato unico. E non è detto che alla fine i concorrenti non siano più di due. Chimenti non batte ciglio: “Magari ci fossero altri avversari, se perderò stringerò la mano al vincitore. Io vorrei usare il successo della Ryder Cup per rilanciare il golf italiano”. E agli intervistatori che fanno notare come in consiglio federale in rappresentanza dei professionisti sieda un consigliere che ha rinunciato allo status da professionista, Chimenti chiosa: “Lascerei rispondere a Durante”.