HomeInfraGas, gli energivori italiani: ora un’indagine su spread PSV-TTF

Gas, gli energivori italiani: ora un’indagine su spread PSV-TTF

Date:

Related stories

spot_imgspot_img

(Montel) Il Tavolo della Domanda di Confindustria ha chiesto all’Arera, l’autorità per l’energia dell’Italia, di avviare un’indagine per indagare lo spread tra i prezzi del gas al TTF, il mercato di riferimento europeo, e l’indice italiano PSV.

Come si legge in un comunicato, diffuso nella tarda serata di lunedì dal tavolo che riunisce le industrie a forte consumo di elettricità e gas, l’Autorità italiana dopo aver aperto un’indagine sulla formazione dei prezzi dell’elettricità, dovrebbe “allargare l’analisi anche al gas”, poiché lo spread tra l’italiano PSV (Virtual Trading Point) e il TTF nel 2024 è stato “superiore a EUR 2/MWh” ed è “ingiustificato”.

Costi più alti
In passato, l’import di gas dall’Europa settentrionale verso l’Italia era dominante. Attualmente, invece, le importazioni dal sud sono aumentate, riducendo i costi logistici che sostengono lo spread PSV-TTF.

L’Italia è trai sistemi del gas europei più gravati dai costi che gli operatori devono pagare lungo il percorso per importare gas dall’Europa settentrionale nel paese.

Nel mese di settembre, lo spread tra la quotazione italiana e quella olandese è stato di EUR 3/MWh, stabile rispetto al mese precedente, variando nel mese tra aumenti di EUR 1,4/MWh e EUR 4,9/MWh, come mostrano i dati GME pubblicati oggi.

Lo spread si applica a tutto il gas che transita al PSV e ha generato una rendita infra-marginale che nei primi nove mesi dell’anno ha pesato per oltre EUR 800m, ha aggiunto il Tavolo della Domanda dicendosi preoccupato per le tensioni in Medio Oriente.

Il gruppo ha invitato il governo ad approvare misure per proteggere le industrie rinnovando rapidamente il quadro normativo per i servizi di interrompibilità gas.

Riscontro positivo dal Governo
“La seconda manifattura d’Europa non può permettersi né una crisi degli approvvigionamenti, né forniture a prezzi eccessivi e volatili”, ha detto a Montel Vannia Gava, viceministra all’Ambiente e alla sicurezza energetica, commentando la richiesta del Tavolo della Domanda.

Gava, che si è detta a sostegno della proposta, ha sottolineato la necessità di “aprire un tavolo con le imprese sui prezzi dell’energia elettrica e del gas” per “condividere una strategia per tutelare la competitività del Paese”.

Secondo Riccardo Zucconi, responsabile energia del partito di maggioranza Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni, la crisi in Medio Oriente ha aggravato un quadro già precario.

L’Italia avrà bisogno di “un mix energetico che tenga dentro tutte le fonti: dalle rinnovabili alla valorizzazione dei nostri stoccaggi di gas naturale”, ha aggiunto Zucconi ricordando che il tema degli stoccaggi gas “è fra le riforme energetiche annunciate nel Piano strutturale di bilancio”.

- Never miss a story with notifications

- Gain full access to our premium content

- Browse free from up to 5 devices at once

Latest stories

spot_img