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Ige 2024, Imgl Masterclass: gli obiettivi della regolamentazione nel gaming

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Roma –  Quali sono gli obiettivi della regolamentazione nel gaming? E come vengono raggiunti? Sono questi gli argomenti principali analizzati durante l’Imgl Masterclass di oggi 19 aprile all’Italian gaming expo & conference (Ige 2024) organizzato da Gn Media al Palazzo dei congressi di Roma.

Un incontro che ha visto la partecipazione di figure appartenenti ad alcuni degli enti regolatori europei: tra questi Malta, Italia, Gran Bretagna e Germania. A moderare è Quirino Mancini, Equity partner Tonucci & Partners e president Imgl.

Interviene per primo Luca Turchi, direttore dell’ufficio Controllo giochi della Direzione giochi di Adm, che afferma: “La nostra attività di verifica nei confronti dell’operatore – spiega – nasce quando dobbiamo selezionare l’operatore stesso. È importante che al momento delle gare i soggetti abbiano requisiti previsti, ma quando il concessionario entra nel mercato è necessario che venga controllato anche per preservare il punto cardine del sistema, ovvero il giocatore. I nostri uffici effettuano controlli in tutte le concessionarie, andiamo a verificare la corretta effettuazione delle regole tecniche del concessionario.”

Purtroppo – prosegue Turchi – devo dire che ancora adesso abbiamo operatori che non sono in grado di fornire risposte immediate al fine di chiarire le motivazioni per cui troviamo problemi tecnici. Poi sono costretti a chiamare il fornitore che magari non è pronto a rispondere e quindi ci troviamo in situazioni imbarazzanti. Quindi bisogna cercare di fare in modo che all’interno della casa del concessionario queste competenze tecniche possano svilupparsi.”

Zachary Sciberras, Senior legal counsel Mga – Malta gaming authority, spiega: “Adottiamo un approccio sul rischio su tutto ciò che facciamo e questo include anche la selezione dei licenziatari che verificheremo in un anno specifico. Cerchiamo sempre di variare i licenziatari su cui effettuiamo i controlli prima e post rilascio di una licenza. La fase finale del processo è in realtà l’esecuzione di una verifica del sistema (audit) da parte del nostro team che testerà la licenza del richiedente per assicurarsi che sia pronto per l’uso. Questo è un processo fondamentale.”

Ben Haden, Director research and statistics dell’Uk gambling commission e president di Iagr, afferma: “In Gran Bretagna abbiamo più di 21mila licenziatari quindi è chiaro che non possiamo vedere tutti ogni anno. Senza mezzi termini il modo in cui funziona è che se hai una grossa base di clienti è hai un record scarso di conformità, ci vedrai con più frequenza. Il modo in cui funziona è questo: dopo i primi 150 giorni i licenziatari ci vedranno una volta ogni tre anni a meno che non si abbiano avuti problemi di conformità in passato. Ciò non significa che ignoriamo gli altri licenziatari, raccogliamo altre informazioni che ci aiutano nella nostra valutazione del rischio e ci allertiamo se vediamo dei reclami. Se vediamo che un licenziatario sta crescendo molto rapidamente, se si abbassa o sta utilizzando un nuovo prodotto, è probabile che aumenti la scala di rischio e allora è il momento in cui andiamo a controllare.”

Jochen Biewer, managing director di Chevron group evidenzia: “La conformità effettiva al momento è uno dei fattori chiave per gestire un’attività di successo e anche per offrire un ottimo prodotto attraente per i giocatori. Quindi stiamo impostando la gestione della conformità sulla base di uno standard Echo e Iso, in modo da avere una struttura chiara per tutte le giurisdizioni. Per questo eseguiamo verifiche in tutte le conformità, a partire dall’antiriciclaggio, fino alla protezione dei dati e allo studio dei requisiti normativi.”





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