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Ige 2024, la grande corsa dell’online indirizzata dalle nuove esigenze dei consumatori

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Roma – È sotto gli occhi di tutti “la grande corsa dell’online”. Di “come cambia il settore alla luce delle nuove esigenze dei consumatori” si parla nella tavola rotonda organizzata all’Ige 2024, l’Italian gaming expo & conference 2024 che celebra oggi, 19 aprile, al Palazzo dei congressi di Roma la sua seconda e conclusiva giornata.

A snocciolare qualche dato, su sollecitazione del moderatore Christian Tirabassi (senior partner Ficom Leisure), è Marco Tiso, online managing director di Sisal: la spesa di gioco in Italia ha raggiunto quota 20, 21 miliardi di euro annui ed è stabile da qualche tempo, ma cambia il mix tra online e retail, con il primo che prima rappresentava il 10 percento e ora si attesta a quota 22, 23 percento. “Questo – spiega Tiso – con diverse sfumature: sul betting la digitalizzazione è al 55 percento, mentre per le lotterie è al 3 percento e per il casinò al 25. Quello che accadrà è una continua digitalizzazione soprattutto sui verticali lotterie e casinò, più rapida nel secondo caso. Rispetto al consumatore betting, quello degli altri due verticali cerca un’esperienza semplice, chiara e sicura alla quale, come Sisal, stiamo lavorando. Come pure stiamo lavorando sulla user experience attraverso le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. I giochi devono essere sempre più omnichannel, ma con un’esperienza efficace e semplice”.

Manuel Mazzucato, online director di Wmg, evidenzia: “La semplicità del gioco premia sempre in termini di risultati di mercato. Noi siamo impegnati nel cercare di intercettare il giocatore, metterlo in condizioni di giocare, intrattenersi e ritornare. Stiamo cercando di comprendere le vere potenzialità dell’intelligenza artificiale, nei confronti della quale sono ancora un po’ diffidente. I giochi complessi fanno parte del gaming, ma noi siamo gambling: nei casinò i giochi sono sempre quelli e anche nelle slot ci sono mode che durano mesi ma il giocatore ricerca infine la semplicità e il feeling”.

Secondo Arcangelo Lonoce, head of business development di Habanero, “l’Italia è unica in Europa perché propone la coesistenza di numeri fuori dal normale con la legacy del terrestre che è ancora molto importante. Determinate tradizioni culturali non spariscono in due anni, è affascinante come il retail resti e come il cambiamento non è così straordinario e radicale, anche se lo shift verso l’online è inarrestabile”.
Lonoce sottolinea poi che “l’omnichannel è molto più pregnante che in altri posti, per noi è sfidante come approcciare questo nucleo di esigenze dei giocatori”.

L’attenzione di moderatore e relatori è focalizzata sull’intelligenza artificiale. Anche Tiso la ritiene essere “il  trend tecnologico che stiamo sfruttando di più: sia quella classica, che legge i comportamenti, che quella generativa. È la tecnologia che ci ha fatto fare il cambio di passo più importante negli ultimi 12 mesi. Oggi con l’Ia generativa produciamo contenuti e immagini a velocità superiore rispetto al passato, simuliamo il consumatore, vediamo dove porrà l’attenzione sul nostro schermo, anticipiamo quello che prima vedevamo solo andando in produzione. Ma l’Ia non andrà a sostituire chi fa innovazione”.
Mazzucato aggiunge: “Noi la usiamo solo in piccola parte per generare contenuti, siamo più orientati a capire se l’Ia possa generare una matematica che piaccia al giocatore”.

 





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