L’Italia, terra di grande tradizione cestistica, ha sempre coltivato giocatori capaci di emergere nei palcoscenici più prestigiosi del mondo. Tuttavia, il salto verso l’NBA – il campionato di basket più competitivo e spettacolare del pianeta – rappresenta un traguardo ambizioso e spesso complicato. Solo pochi eletti hanno avuto l’opportunità di farlo e, tra questi, solo alcuni hanno lasciato un’impronta significativa, contribuendo non solo alla crescita del basket italiano, ma anche al rafforzamento del ponte tra Europa e Stati Uniti.
Vincenzo Esposito, il primo
Vincenzo Esposito fece storia diventando il primo italiano a giocare in NBA, con la maglia dei Toronto Raptors. Nonostante la sua avventura oltreoceano sia stata breve, il suo ingresso segnò una svolta simbolica: l’Italia era presente nel più prestigioso campionato di basket al mondo. Carriera in NBA: scelto nel 1995 dai Toronto Raptors senza passare dal Draft, ha giocato solo 30 partite nella stagione 1995/1996.
Statistiche NBA: la sua media punti partita è di soli 3.9, con una percentuale dal campo del 36%.
Marco Belinelli, il campione NBA
Nato a San Giovanni in Persiceto (Bologna) nel 1986, Marco Belinelli ha fatto la storia del basket italiano diventando il primo a vincere un titolo NBA, adattandosi perfettamente al sistema di Gregg Popovich e diventando un punto di riferimento per il tiro da tre punti. È stato un pioniere dimostrando che un giocatore del Bel Paese poteva eccellere ai massimi livelli. La sua precisione al tiro e la capacità di adattarsi a ruoli diversi lo hanno reso un elemento prezioso per molte squadre. Carriera NBA: Belinelli è stato scelto con la 18˄ chiamata assoluta al Draft NBA del 2007 dai Golden State Warriors. Oltre che con gli Warriors, ha giocato con i Toronto Raptors, i New Orleans Hornets, i Chicago Bulls, i San Antonio Spurs e i Philadelphia 76ers. Il suo momento più alto è arrivato nel 2014, quando con gli Spurs ha vinto il titolo NBA.
Statistiche NBA: ha concluso la carriera NBA con una media di 9,7 punti a partita con il 42.4% dal campo ed il 37,6% di realizzazione da tre punti.
Danilo Gallinari, il più costante (e il più forte)
Danilo Gallinari è sicuramente tra i giocatori italiani più talentuosi e consistenti approdati in NBA. Nato a Sant’Angelo Lodigiano nel 1988, è stato scelto con la 6˄ scelta assoluta al Draft del 2008 dai New York Knicks. Dotato di grande talento offensivo, Gallinari ha avuto un impatto significativo nelle sue prime stagioni, mostrando un mix unico di tiro da tre punti e abilità di giocare in area. Sebbene la sua carriera NBA abbia vissuto alti e bassi, il suo percorso rimane una pietra miliare per il basket italiano.
Carriera NBA: ha vestito le maglie di New York Knicks, Denver Nuggets, Los Angeles Clippers, Oklahoma City Thunder, Atlanta Hawks, Detroit Pistons, Washington Wizards, Milwaukee Bucks, Boston Celtics.
Statistiche NBA: Gallinari ha una media in carriera di 14.9 punti e 4.7 rimbalzi a partita (con picchi di oltre 19 punti nelle stagioni migliori), una media del 42.8% dal campo e del 38,2% da tre punti.
Andrea Bargnani, la prima scelta assoluta
Andrea Bargnani, nato a Roma nel 1985, ha fatto la storia nel 2006 diventando il primo italiano e il primo europeo in assoluto a essere scelto con la 1˄ chiamata assoluta dai Toronto Raptors. Nonostante un inizio promettente e un talento indiscutibile, Bargnani è stato spesso criticato per la sua fragilità fisica e l’incapacità di migliorare nella fase difensiva. Tuttavia, il suo ingresso come prima scelta ha rappresentato una pietra miliare, dimostrando che i talenti italiani potevano ambire ai massimi livelli.
Carriera NBA: Bargnani ha giocato per Toronto Raptors, New York Knicks e Brooklyn Nets.
Statistiche NBA: in NBA ha segnato una media di 14,3 punti e 4.6 rimbalzi a partita, con una stagione da 21,4 punti di media (2010-2011).
Gigi Datome, “L’incompreso”
Con la sua grinta ha rappresentato un ponte importante tra il basket italiano e l’NBA. Dopo aver dominato in Europa, Datome ha avuto la sua chance nella lega americana vestendo le maglie dei Detroit Pistons e dei Boston Celtics. Sebbene il suo impatto in NBA sia stato limitato, Gigi ha saputo sfruttare quell’esperienza per tornare in Europa e diventare una leggenda del basket continentale.
Carriera NBA: a luglio 2013 lascia l’Italia e firma per i Detroit Pistons, per poi essere ceduto nel 2015 ai Boston Celtics.
Statistiche NBA: data la sua limitata permanenza oltreoceano, la sua media punti è di soli 3.4 con una percentuale del 41%.
Nicolo Melli, il giocatore di ruolo
Nicolò Melli, nato a Reggio Emilia nel 1991, è sbarcato in NBA nel 2019, anche se non è stato selezionato al Draft NBA. In carriera nella NBA ha giocato per i New Orleans Pelicans e i Dallas Mavericks. Anche se il suo ruolo in NBA è stato decisamente più limitato rispetto ai suoi predecessori, nel poco tempo a disposizione Melli ha saputo mostrare grinta ed intelligenza cestistica.
Statistiche NBA: in due stagioni NBA, ha avuto una media di 5 punti e 2,9 rimbalzi a partita.
Simone Fontecchio, l’unico rimasto
Simone Fontecchio, nato a Pescara nel 1995, rappresenta la nuova generazione del basket italiano in NBA. Nel 2022, dopo una brillante carriera europea, firma con gli Utah Jazz. Attualmente in forza ai Detroit Pistons, sta cercando di ritagliarsi un ruolo significativo in una squadra in ricostruzione. La sua capacità di tirare da tre e la versatilità difensiva sono già apprezzate, con più esperienza potrebbe diventare un tassello importante per il futuro della franchigia. Carriera NBA: dopo l’esperienza a Salt Lake City è approdato a Detroit dove sta facendo bene. Sebbene sia a poco più che all’inizio del suo percorso negli Stati Uniti, Fontecchio ha già dimostrato di poter contribuire grazie alla sua versatilità, al tiro affidabile e alla capacità di adattarsi rapidamente agli standard NBA. Statistiche NBA: le sue medie sono ancora basse ma promettenti, 6.6 punti con una percentuale dal campo del 41.5% e 2.8 rimbalzi.
Tanti sono, poi, sono gli italiani che pur essendo stati scelti non hanno mai giocato una partita in NBA. Qui di seguito i nomi: Dino Meneghin, 182^ scelta al draft del 1970 degli Atlanta Hawks; Augusto Binelli, 40^ scelta al draft del 1986 degli Atlanta Hawks; Riccardo Morandotti, 136˄ scelta al draft del 1987 degli Atlanta Hawks; Matteo Spagnolo, 50^ scelta al draft del 2022 dei Minnesota Timberwolves; Gabriele Procida, 36^ scelta al draft del 2022 dei Detroit Pistons.
Il salto nel più competitivo campionato del mondo, l’NBA, ha sempre rappresentato una sfida ambiziosa per i giocatori del bel paese. I giocatori italiani che hanno militato in NBA non sono solo atleti di talento, ma anche ambasciatori di una cultura cestistica in evoluzione. Il loro successo in NBA ha avuto un impatto significativo sul basket del Vecchio Continente: non solo ne ha aumentato la visibilità, dimostrando che i giocatori europei possono competere al più alto livello, ma ha portato a una maggiore integrazione tra i due mondi, con scout NBA sempre più presenti nelle leghe europee. Belinelli, Gallinari, Bargnani e Fontecchio hanno aperto la strada, dimostrando che il basket italiano può produrre stelle in grado di brillare sui palcoscenici più importanti. Il loro contributo ed il loro esempio continuerà a ispirare nuove generazioni: il percorso è stato tracciato, e il futuro promette di essere altrettanto emozionante.