Bolsena è l’hub, ma tutt’intorno c’è moltissimo da scoprire. Ovviamente prima di tutto il borgo sulle sponde del grande lago azzurro di origine vulcanica, e poi Montefiascone, Marta e Capodimonte, Bagnoregio e Civita, Gradoli e Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo, Acquapendente e Torre Alfina. Dalla Dmo Expo Tuscia ecco l’itinerario da seguire, magari per un long weekend in qualsiasi periodo dell’anno, quando i colori sono sempre diversi…
(TurismoItaliaNews) Giorno 1. Bolsena è il punto di partenza iniziando il “girovagare” con la visita al misterioso quartiere medievale, il Castello Monaldeschi con il suo museo, e la Collegiata di Santa Cristina, che nel 1263 è stata la sede del Miracolo del Corpus Domini, un evento di immensa importanza religiosa per il mondo cristiano. Ammirare le rive del lago dona la possibilità di vedere gli olivi rigogliosi e le viti generose che offrono uno scorcio dello stile di vita ancora attuale tra molti cittadini di Bolsena. La tappa successiva è Montefiascone per visitare la spettacolare chiesa romanica di San Flaviano e la Cattedrale di Santa Margherita, coronata dalla sua cupola del VI secolo.
Giorno 2. Marta e Capodimonte sono borghi il primo adagiato, il secondo letteralmente arroccato sulle sponde del lago di Bolsena, dove una barca conduce a vedere da vicino le isole di Martana e Bisentina. Dopo il pranzo che non può che essere a base di Coregone, il tipico pesce lacustre, o magari di un’altra specialità della zona, la tappa successiva è Bagnoregio, cittadina conosciuta per le sue grandi tradizioni. Il Belvedere consente uno spettacolare colpo d’occhio sulle campagne circostanti. Uno dei punti di interesse visibile da questo punto è Civita di Bagnoregio, detta anche “la città che muore”, aggrappata precariamente alla cima di una collina di tufo, che si sta lentamente sgretolando a causa degli agenti atmosferici. Addentrarsi nelle strette viuzze dona subito la sensazione di estraniarsi dal caos della vita cittadina e permette ai visitatori di soffermarsi e godere della magica aria di Civita.
Giorno 3. Il viaggio prosegue intorno al Lago di Bolsena visitando Gradoli, pittoresco centro agricolo tra i Colli Volsini, su una piana circondata da rocce vulcaniche. Il borgo accoglie Palazzo Farnese, uno dei più imponenti palazzi-fortezza della nobile famiglia sparsi in Italia. La vicinanza al lago permette di apprezzare alcuni piatti della deliziosa cucina locale, in particolare i pesci di acquadolce e gli incredibili vini, tra i quali l’Aleatico di Gradoli. Nel pomeriggio si può raggiungere Grotte di Castro, particolare per le origini etrusche e posizionata sul margine del cratere del Lago. Lungo un percorso ricco di cavità vulcaniche, si visita infine la Collegiata di San Giovanni Battista, disegnata dal Rinaldi nel XVII secolo. Si conclude la giornata con una passeggiata nell’incantevole quartiere medievale.
Giorno 4. Dopo un passaggio per San Lorenzo Nuovo, la sosta è ad Acquapendente per ammirare la Cattedrale del Santo Sepolcro, costruita tra l’XI e il XII secolo per essere poi aggiornata in stile barocco. Di particolare interesse sono la cripta con la navata, gli 8 corridoi e le 22 colonne sormontate da capitelli ornamentali. Per il pranzo si può optare per una trattoria a San Lorenzo Nuovo, sulle sponde del fiume. Nel pomeriggio si raggiunge Torre Alfina, a soli 20 km da Acquapendente, rinomata località di villeggiatura, la cui maggiore attrattiva è l’imponente castello medievale.
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