Il rigassificatore a largo di Porto Levante segna il miglior primo semestre dell’anno della sua storia. Adriatic Lng con 4,4 miliardi di metri cubi di gas naturale (+5% rispetto allo stesso periodo del 2023) immesso nella rete italiana si conferma terza fonte per le importazioni di gas in Italia, dopo i gasdotti provenienti da Algeria e Azerbajan.
I volumi rigassificati nel primo semestre del 2024 rappresentano il 14,2% dei consumi nazionali di gas (che sono stati pari a circa 31 miliardi di metri cubi, -4,5% sullo stesso periodo del 2023) e il 58% delle importazioni nazionali di Gnl (pari a 7,6 miliardi di metri cubi, in calo del 3% rispetto al semestre dell’anno precedente). «Il Gnl ha ormai assunto un ruolo importante nella diversificazione e sicurezza delle forniture energetiche del nostro Paese – afferma Alfredo Balena, direttore delle relazioni esterne e istituzionali di Adriatic Lng – confermando ancora una volta l’affidabilità del nostro impianto».
Dal 2009 a oggi, sono state oltre mille le navi metaniere giunte al rigassificatore offshore di Adriatic Lng, provenienti da oltre 10 Paesi, per u 96 miliardi di metri cubi di gas.
A marzo c’è stato l’accordo per la cessione dell’impianto.Vtti, azienda leader nel settore dello stoccaggio energetico e sviluppatore di infrastrutture energetiche, insieme a Ikav (gruppo tedesco di gestione di asset) hanno formato un consorzio per l’acquisto di Terminale Gnl Adriatico Srl, proprietaria dell’impianto.
A cedere la quota è stata ExxonMobil Italiana Gas, che ha venduto sua partecipazione pari al 70,68%. Snam, che aveva circa il 7%, ha esercitato la prelazione, con la quale è salita a circa il 30% del capitale, comprando da QatarEnergy. —
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