Potere del football in America. Siamo a Philadelphia, primo turno dei play off. I padroni di casa degli Eagles affrontano i Green Bay Packers. Sulla carta, un gran bel match. Ma la partita è poco spettacolare, non decolla. La posta in palio, alta: chi vince continua a inseguire un sogno chiamato Super Bowl, chi perde chiude qui la valigia delle ambizioni e termina la competizione con un pugno di mosche.
Le Aquile vanno in vantaggio e riescono a mantenerlo sino alla fine, i rivali in attacco fanno davvero poco. Ma ad un certo punto le telecamere inquadrano la panchina di Phila, in sideline, seduti, ci sono i ricevitori, davvero poco cercati dal quarterback Jalen Hurts durante l’incontro. E tra questi spicca l’atteggiamento di AJ Brown, un top wide receiver: sta sfogliando e leggendo le pagine di un libro. Possibile? Assolutamente sì. Nel bel mezzo della partita il numero 11 tiene tra le mani “Inner Excellence” di Jim Murphy, un testo, sino a quel preciso momento, poco conosciuto negli States, dove è edito.
Cosa racconta quel volumetto? Dà consigli motivazionali su come superare le difficoltà della vita. Qualcuno, immediatamente, coglie uno spirito polemico in quell’azione: ma come è possibile che un giocatore professionista, e di quel livello, invece di parlare con i compagni o con i coaches o di studiarsi sugli ipad le azioni dell’incontro, si diletti nella lettura? Cosa vuol dire? Se l’è presa con Hurts? Con il coordinatore dell’attacco? Con il capo allenatore? Con tutti e tre? Mentre appassionati e cronisti si pongono quelle domande “Inner Excellence” diventa trend topic su tutti i social. E di minuto in minuto scala le classifiche di Amazon.
Quella notte tra domenica e lunedì non avrà rivali. L’autore è travolto da improvvisa popolarità. “Non me l’aspettavo. Un vero regalo”, racconta Murphy ai media americani che lo inseguono per parlargli. “Ho appena guardato Amazon ed è arrivato al primo posto, ma che sorpresa…”.
Molto più di una sorpresa, chiosano i network Usa perché prima che le telecamere inquadrassero Brown intento a leggerlo in pieno match il libro in classifica praticamente non c’era proprio, praticamente, tanto era in basso: risultava 523.497°…
Murphy ha praticato il baseball, un ex esterno della lega minore nell’organizzazione dei Chicago Cubs, come ha raccontato all’AP in un’intervista domenica sera. Dopo la fine della sua carriera, ha spiegato, è rimasto affascinato dall’idea di imparare come insegnare ai giocatori di baseball ad avere fiducia sotto pressione.
“Ci ho messo cinque anni per cercare la risposta a quella domanda e farne un libro”, ha aggiunto. Ma non fosse arrivata quell’inquadratura su Brown…
Anche il forte ricevitore (quest’anno 67 ricezioni per 1.079 yard e sette touchdown) è stato ovviamente inseguito da telecamere e taccuini per sapere cosa ci facesse con un libro in mano diverso dal playbook che include tutti gli schemi. Con un gran sorriso ha escluso qualsiasi polemica (sarà vero?) e elogiato il volume: “Mi fa bene leggerlo perchè per me il football è “90% mentale e 10% fisico”.
Brown ha poi condiviso una foto del libro sui social media con diversi passaggi evidenziati e sottolineati in giallo. E ha detto di essere sorpreso che il suo momento sia diventato virale perché dice di leggere spesso a bordo campo, ma ha aggiunto: “Mi avete beccato solo questa volta”.
“Torno sempre all’inizio del libro – ha raccontato il giocatore – Afferma che se riesci ad avere la mente lucida e ricordare che nient’altro conta, se hai la coscienza pulita, se sei disposto a correre dei rischi e ti mantieni utile, farai bene“.
E mentre Murphy si gode un insperato e fulmineo successo, AJ Brown è già chiamato domenica a mettere in pratica concretamente le sue letture: gli Eagles si giocano tutto, ancora in casa, con i Los Angeles Rams. Un incontro di alto livello, anche questo senza domani: chi vince quasi intravede la finale delle finali, chi perde, libro o non libro, la chiude qui.