Di
Ansa
Pubblicato il
12 giugno 2024
Permira porta in Borsa Golden Goose, la società veneziana che produce sneaker di lusso, valorizzandola tra 9,50 e 10,50 euro per azione, puntando a raccogliere tra 1,69 miliardi e 1,86 miliardi, in parte con l’emissione di nuove azioni e in parte riducendo la propria quota. Il collocamento, destinato solo agli investitori istituzionali, dovrebbe iniziare il 13 giugno 2024 e terminare intorno al 18 giugno e il debutto a Piazza Affari è previsto per il 21 giugno.
Gli analisti si aspettavano una valorizzazione più alta ma il fondo precisa che il range di prezzo è puramente indicativo, potrà essere fissato oltre o al di sotto della forchetta indicata; così come il numero finale di azioni in offerta (ad oggi è previsto il 30% del capitale sul mercato) sarà determinato in consultazione con i Joint Global Coordinator al termine dell’offerta.
Golden Goose, sulla carta è davvero un ‘animale d’oro’, sin dalla sua fondazione, con un tasso annuale di crescita composto dei ricavi netti del 23% e un 34% di margine ebitda rettificato nell’esercizio 2023, ha un track record di crescita forte, resiliente e remunerativa.
Il 2023 si è chiuso con 587 milioni di euro di ricavi (+18% a tassi di cambio costanti), un ebitda rettificato di 200 milioni (+19%) e un ebit rettificato di 149 milioni (+22%). Nel primo trimestre del 2024, Golden Goose ha registrato ricavi pari a 148 milioni (+12%) e un ebitda rettificato di 54 milioni (+17%). In meno di 20 anni è già diventata un’icona e riconosciuta come un’eccellenza del made in Italy, che non ha però smesso di innovare.
“Le sneaker di Golden Goose sono tutte realizzate a mano da artigiani in Italia, una caratteristica unica tra gli specialisti delle calzature. Al fine di rafforzare il proprio controllo sulla produzione, l’azienda ha acquisito due dei suoi principali fornitori, Italian Fashion Team e Calzaturificio Sirio, consentendo di internalizzare la produzione di circa il 50% dei volumi venduti nel 2023″ ricorda una nota.
Tra le sue note distintive c’è “una strategia di sostenibilità profondamente radicata nel business”. I Forward Store, ad esempio, offrono un’ampia gamma di servizi (Repair – per prodotti di qualsiasi brand – Remake, Resell e Recycle) concepiti per allungare il ciclo di vita dei prodotti, promuovendo così la circolarità e dal 2022 il gruppo pubblica annualmente un Bilancio di Sostenibilità su base volontaria.
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