Il tandem azzurro ha sconfitto per 6-3 6-2 le ceche Linda Nosková e Karolína Muchová riportando il movimento azzurro sul podio a distanza di un secolo dal bronzo di Uberto De Morpurgo nel singolare maschile
Parigi è la città del tennis italiano, non tanto per i successi al Roland Garros di Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta o Francesca Schiavone, ma perché soltanto nella capitale francese sono arrivate medaglie olimpiche per il movimento tricolore. A cent’anni da Uberto De Morpurgo, l’Italia tornerà sul podio a cinque cerchi grazie a Sara Errani e Jasmine Paolini che hanno conquistato la finale nel torneo di doppio femminile. La 28enne toscana e la 37enne emiliana si sono imposte in semifinale per 6-3 6-2 sulle ceche Linda Nosková e Karolína Muchová andandosi a giocare la finale per l’oro, dove affronteranno la coppia russa, che gareggia senza bandiera, formata da Mirra Andreeva e Diana Shnaider.
Inizio molto equilibrato con le azzurre che hanno messo in difficoltà a tratti le avversarie complice i continui scambi all’interno del campo che hanno permesso loro di essere molto più imprevedibili. Dall’altra parte del campo Nosková e Muchová hanno sfruttato la loro potenza mantenendo il servizio e usufruendo della precisione della seconda a rete rimanendo così in gioco sino all’ottavo game quando Errani e Paolini hanno messo la freccia. Nosková ha lasciato ampi spazi al tandem tricolore, commettendo una serie di errori che hanno portato le azzurre a prendersi il primo break prima di chiudere il set sul 6-3.
La situazione non è cambiata nella seconda frazione di gioco dove le rappresentanti della Repubblica Ceca hanno tenuto duro soltanto tre game prima di cedere nuovamente il passo a Errani e Paolini con Muchová questa volta a sbagliare la misura delle risposte permettendo alle azzurre di volare sul 3-1. Il momento decisivo è arrivato al settimo game quando la confusione ha preso il sopravvento nel gioco delle ceche che non sono riuscite a trovare un accordo fra loro tanto da cedere nuovamente il servizio e perdere così la sfida per 6-2.
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“È un sogno che si avvera, è qualcosa di incredibile. Io ho sempre avuto questo ‘pallino’ di una medaglia olimpica ed esserci riuscita al mio ultimo tentativo è pazzesco. Sono troppo felice – ha spiegato Errani dopo il match a cui hanno fatto eco le parole di Paolini -. Mi sto rendendo conto di quanto sia importante un’Olimpiade: è al top degli eventi. E ora vogliamo l’oro”.