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L’Italia parte col botto, poi resta in dieci e resiste al Belgio: finisce 2-2

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Gli azzurri restano in testa al girone ma mancano l’occasione di allungare: avanti 2-0 con i gol di Cambiaso e Retegui, l’espulsione di Pellegrini li lascia in inferiorità numerica per più di un tempo, De Cuyper e Trossard firmano il pari




Giornalista

Poteva andare molto meglio, e probabilmente così sarebbe andata, se l’Italia non avesse giocato più di un tempo in dieci. Ma proprio per questo poteva andare anche peggio: da 2-0 a 2-2, ma il Belgio non ha mai trovato il colpo del ko, l’Italia ha confermato di essere squadra solida, oltre che di qualità, anche nella sofferenza e alla fine questo pareggio serve comunque a restare in testa alla classifica del girone di Nations League. E a capire che, in parità numerica, contro questa avversaria si potrà vincere anche a Bruxelles, fra un mese. Ora Israele lunedì, a Udine: per restare padroni del proprio destino nelle successive due gare del prossimo mese,

le scelte di spalletti e tedesco

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La formazione di Spalletti era praticamente annunciata, ricalcando totalmente quella che un mese fa a Parigi aveva messo spalle al muro la Francia: il dubbio Pellegrini-Raspadori alle spalle di Retegui era stato risolto alla vigilia dal c.t., che aveva confermato fiducia al giallorosso, per il resto 3-5-1-1 “tipo”, con Cambiaso e Dimarco sulle fasce, Tonali e Frattesi al fianco di Ricci e linea a tre difensiva con Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori. Tedesco ha evitato il ballottaggio De Ketelaere-Trossard, schierando entrambi (escluso Lukebakio) assieme a Doku, alle spalle di Openda; coppia centrale Tielemans-Mangala davanti alla linea a quattro, con De Cuyper preferito a Castagne, con lo scivolamento di Debast a destra.

italia-belgio 2-2, il primo tempo

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A Parigi l’Italia era andata sotto dopo 12 secondi, ieri ha trovato l’1-0 quando non era ancora passato un minuto (59 secondi): immediatamente chiaro il mismatch di almeno metà della prima frazione, ovvero Doku a tutta fascia su Dimarco. L’interista, attivato da Tonali e dopo dialogo con Pellegrini, è scappato sulla sua fascia e ha cercato il taglio a centro area di Cambiaso: imperfetti la chiusura di De Cuyper e soprattutto il tentativo di parata di Casteels e lo juventino dopo aver tirato una prima volta è entrato con il pallone in porta. L’Italia non ha diminuito minimamente l’intensità della sua aggressione alta e il ritmo delle sue combinazioni, gestite con sicurezza da Ricci, play sempre più leader. Belgio quasi stordito, con Trossard e De Ketealere in grande difficoltà nel trovare spazi, Mangala diga friabile, Tielemans leader con ingresso in partita molto diesel e Openda imprigionato dalla fisicità di Bastoni. Risultato: Italia padrona della partita e sul 2-0 al 24′. Ancora combinazione da quinto a quinto Dimarco-Cambiaso, tiro trattenuto a fatica da Casteels e Retegui, che anche in questo caso aveva avviato l’azione, killer da area da rigore per il raddoppio. Partita saldamente in mano agli azzurri, ma al 39′ l’episodio che nel giro di 4′ scarsi avrebbe riaperto la partita: passaggio in uscita sbagliato da Bastoni e intercettato da Theate, su cui Pellegrini, da dietro, nel tentativo di frenare la sua fuga scoperta verso la porta, commette fallo da espulsione. E sulla punizione seguente, schema del Belgio a segno: da Tielemans a Trossard per il tiro a giro di De Cuyper che va a spegnersi a fil di palo, alla sinistra di Donnarumma. Tutto da rifare, o quasi.

italia-belgio 2-2, il secondo tempo

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La sofferenza prevista, per l’Italia. Un tempo a guardia della sua area e più di mezzora a protezione di un pareggio comunque prezioso. E arrivato al 18′. Il gol si genera su corner nato da un rilancio sbagliato di Donnarumma: su uno spiovente Faes, all’ennesimo blitz in area azzurra, è quasi libero di mettere in mezzo una sponda di testa, su cui Trossard sbuca alle spalle di Calafiori e pareggia. Da lì è il prevedibile assalto belga, che l’Italia regge comunque bene, anche grazie all’imprecisione offensiva degli avversari. E neanche i cambi di Tedesco, in particolare Lukebakio, danno l’incisività sperata. Quelli di Spalletti, invece, servono a solidificare la squadra, senza perdere la possibilità di qualche ripartenza che scoraggia l’assedio belga. E a proteggere un pareggio comunque positivo, per come maturato.



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