Any given sunday tutto può accadere nel campionato più equilibrato del mondo. Specie a inizio torneo. E così eccoci a raccontare le prime clamorose sorprese con top team che perdono il passo e outsider che si propongono a suon di touchdown.
E’ il caso dei Saints, diavoli scatenati in questo inizio di stagione. Due gare, due vittorie, oltre 40 punti in entrambe le gare. E se il primo test conta relativamente, vista la debolezza dell’avversario, i Panthers, davvero imbarazzanti sinora, il secondo li annovera come squadra iper competitiva e capace di tutto.
Nel tempio dei Cowboys hanno maramaldeggiato imperversando con un Kamara che sembra ringiovanito, imprendibile per terra e per aria: poker di touchdown, tre di corsa, uno su ricezione e la capacità di uscire da situazioni apparentemente senza sbocco con una semplicità da autentico campione.
Il team di New Orleans alza la voce e chiede un posto al tavolo dei grandi con un motivatissimo Derek Carr, che in questo secondo anno con i Santi sembra avere ormai saldamente in pugno la leadership del gruppo.
Male, dall’altra parte, Dallas. E ovviamente è polemica sul ricchissimo rinnovo di contratto del suo quarterback, Dak Prescott, sulla cui capacità di trascinare la gloriosa franchigia sino all’agognato Super Bowl aumentano i dubbi di specialisti e appassionati. Funziona poco a Dallas: anche la difesa, spauracchio per qualsiasi o-line, è stata travolta dal ciclone targato New Orleans. Urgono aggiustamenti un po’ ovunque.
Alzi la mano chi si aspettava che i Vikings partissero con due vittorie su due con, alla guida dell’attacco, Sam Darnold…Nessuna mano alzata? Eccovi serviti con la seconda w consecutiva addirittura alle spese della corazzata 49ers…
D’accordo, con Minnesota gioca uno dei migliori ricevitori in assoluto, Jefferson, che ieri ha fatto un td da oltrre 90 yard; d’accordo, a San Francisco mancava il fuoriclasse delle corse, McCaffrey, fuori per infortunio; ma non basta a spiegare la sconfitta dei californiani, nepppure lontani sparenti della squadra capace sia di dominare un match che di rimontarlo rapidamente. Purdy intercettato, attacco spuntato. Ma SF ha il talento per cancellare subito questa pessima esperienza.
Qualche pasticcio del coaching staff aiuta i Bucs – occhio a Tampa, sono motivati e hanno una gran voglia di sorprendere – a sconfiggere i Lions a Detroit. Male Goff, due volte intercettato e attacco improvvisamente anemico e incapace di ribaltare il match nell’ultimo quarto concluso senza segnature.
Di seguito gli altri risultati (stampatello chi giocava in casa) dove spiccano il nuovo ko dei Ravens e la vittoria in extremis dei campioni del mondo dei Chiefs (anche qui preoccupante zero alla casella vittorie per i Bengals di Burrow). Presto per trarre conclusioni, ma qualche indicazione nuova c’è…si vedrà.
New Orleans 44 DALLAS 19
GREEN BAY 16 Indianapolis 10
MINNESOTA 23 San Francisco 17
NY Jets 24 TENNESSEE 17
Las Vegas 26 BALTIMORE 23
LA Chargers 26 CAROLINA 3
Tampa Bay 20 DETROIT 16
Cleveland 18 JACKSONVILLE 13
Seattle 23 NEW ENGLAND 20 (OT)
WASHINGTON 21 NY Giants 18
ARIZONA 41 LA Rams 10
Pittsburgh 13 DENVER 6
KANSAS CITY 26 Cincinnati 25
HOUSTON 19 Chicago 13
