Campagna e alcuni giocatori avrebbero aggredito verbalmente e fisicamente i direttori di gara della sfida dei quarti con l’Ungheria all’Olimpiade. La decisione è dell’Aquatic Sports Integrity Unit. La sanzione include l’esclusione dalla prossima World Cup
La nazionale italiana di pallanuoto maschile è stata sospesa per sei mesi dall’Aquatic Sports Integrity Unit (Aqiu) per violazione dell’articolo 5 del World Aquatics Integrity Code durante gli ultimi Giochi olimpici di Parigi. Secondo quanto si legge nella decisione dell’Aqiu, dopo la sfida dei quarti di finale contro l’Ungheria dello scorso 7 agosto, al termine della quale gli azzurri, eliminati, avevano anche fatto ricorso (poi rigettato) contro la direzione arbitrale, alcuni giocatori del Settebello e l’allenatore Sandro Campagna avrebbero aggredito fisicamente e verbalmente il corpo arbitrale nel parcheggio, mentre l’autobus italiano si preparava al ritorno al villaggio olimpico.
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Da qui la sospensione di sei mesi, stabilita dell’Aqiu, una sanzione che include, dunque, l’esclusione dalla prossima World Cup. In più per la squadra italiana anche una multa di 100.000 dollari, di cui 50.000 dovranno essere pagati entro 90 giorni dalla decisione. I restanti 50.000 sono sospesi e diventeranno effettivi solo se la squadra commette un’altra violazione del Codice prima del 17 ottobre 2026.
Gazzetta dello Sport
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