Terzo giorno all’Open d’Italia di golf, terzo giro di giostra. Dopo il moving day rivoluzione ancora in vetta al leaderboard all’Adriatic Club di Cervia. Via (quasi) tutti i leader di giovedì e dentro altri nomi. Chiudono in vetta a -10 il francese Rozner, l’indiamo Sharma, il tedesco Siem e il danese Friedrichsen. Il primo italiano è il 23enne biellese Gregorio De Leo, sesto a -8.
di Sauro Legramandi
Rozner, dal quasi taglio al primato
Quella di Rozner (numero 163 del ranking mondiale) è una storia emblematica di cosa sia il gioco del golf. Venerdì sera alla buca numero 17 il 31enne aveva in mano la carta d’imbarco per Parigi. Alla buca 18 invece ha imbucato il birdie decisivo per superare il taglio di un soffio (-1). La notte ha portato consiglio e non solo: sabato mattina Antoine Rozner ha stampato il nuovo record del campo (par 70), girando in 62 colpi, frutto di otto birdie e un eagle. “Mi sono detto che non avere nulla da perdere – ha spiegato – e così ho giocato libero. La giornata era lovely, i green puliti.”
Shubhankar Sharma, mai mangiato carne in vita sua
Shubhankar Sharma arriva dall’Uttar Pradesh, ha 27 anni e due affermazioni sul tour europeo. In patria è quasi un idolo: l’anno scorso ha chiuso all’ottavo posto The Open Championship, mai nessun indiano come lui. Fresco di qualificazione per i Giochi Olimpici di Parigi, Sharma a Cervia si è concesso il lusso di un giro bogey free che lo piazza tra i favoriti domenica per subentrare a Meronk nell’albo d’oro dell’Open d’Italia di golf.
Fuori dal campo, Sharma ha fatto parlare di sé per non aver mai mangiato carne in vita sua. Una scelta legata alla sua religione che non gli pesa per nulla. A Golf Digest ha ammesso di non conoscere il sapore della carne. “Tutta la mia famiglia è vegetariana. Ho fatto fatica nel primo anno del Tour, cercando di conciliare i viaggi e la mia alimentazione. Non tutti i posti in cui andiamo capiscono. Io dico: “Non mangio pollo o carne” ma mi danno comunque un piatto con carne dentro. Il Tour mi ha aiutato molto. Adesso comunque viaggio con pasti vegetariani preparati, caso mai non trovassi cibo vegetariano”.
La seconda vita sul green di Marcel Siem
La storia sportiva di Siem è ripartita lo scorso quando il tedesco è tornato a vincere sul Tour dopo un digiuno lungo nove stagioni. Classe 1980, Siem è professionista da 24 anni e nel suo palmares c’è anche una Coppa del Mondo vinta sacca a sacca con un mostro sacro come Bernard Langer. Una carriera andata sempre più verso il basso, compreso il ritorno sul Challenge Tour e la Qualifyng School. Nel febbraio 2026 il successo all’Hero Indian Open a Nuova Dehli ha aperto la seconda fase della sua vita da pro.
De Leo e Pavan guidano gli azzurri all’Open d’Italia di golf
Degli undici italiani rimasti in campo a Cervia il migliore è stato il giovane Gregorio De Leo (-8) con quattro birdie, un eagle e un bogey.. Tiene alla distanza il leader del primo giorno Andrea Pavan: il birdie alla 18 lo tiene ben ancorato a -7. Meno cinque complessivo per Celli e Manassero. Anche a Cervia Matteo dimostra di avere un feeling particolare con il pubblico: a seguirlo, nonostante il solleone, anche sabato erano in centinaia. Rallentano Dodo Molinari (-3), Vecchi Fossa (par) e Zemmer (+1). Si difendono Migliozzi (-3) e Scalise (-2).
Non brilla Patrick Reed: il Masters Champion è in 43esima posizione a -3.