Alla presentazione del progetto ‘Il rilancio della filiera economica nel settore delle corse dei cavalli in Italia’, Pautasso, presidente di Federippodromi e Irw, evidenzia volontà di riforma ‘dalle basi’.
Scritto da Ca
Roma – “Il contributo dell’università è un aiuto prezioso e fondamentale. Ma serve intervenire, questo è ovvio.
Il settore ha origini antiche, dal 1700 in Inghilterra quando si iniziava a scommettere su quale cavallo arrivava prima.
Le scommesse in Italia sono prerogativa dello Stato e solo qui funziona così. Negli anni ci sono state numerose occasioni di riforma del settore ma non hanno visto mai la luce. Noi vorremmo riprendere tutto dalle basi”.
Ad esprimere questa volontà è Elio Pautasso, presidente di Federippodromi e di Irw, nel corso della tavola rotonda “Le corse dei cavalli in Italia tra tradizione, intrattenimento, crisi e possibile rinascita” nell’ambito dell’incontro di presentazione del progetto di ricerca “Il rilancio della filiera economica nel settore delle corse dei cavalli in Italia” in calendario oggi, giovedì 15 dicembre, all’Antica biblioteca dell’Università degli studi Link a Roma.
“Negli anni l’aspetto gestionale fu complicato dal passaggio dell’organizzazione al Mipaaf. È comunque un settore complesso visto che ci sono di mezzo l’agricoltura con l’allevamento, le variegate gestioni degli ippodromi privati, comunali e regionali e poi le scommesse gestite dallo Stato.
Il contributo dei giovani è fondamentale per capire come attrarre nuove sensibilità e nuovo pubblico. Mi capita di ascoltare domande del tipo: ‘Ma ci sono ancora le corse dei cavalli?’”.