HomeEntertainmentShoshana, un thriller alle origini del conflitto israelo-palestinese

Shoshana, un thriller alle origini del conflitto israelo-palestinese

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Un salto nel passato fino agli anni Trenta. Shoshana ci riporta all’inizio della Seconda guerra mondiale, quando in Palestina l’impero britannico fonda nuove città di matrice ebraica, come Tel Aviv e arrivano migliaia di ebrei con il sogno della creazione di un nuovo Stato indipendente. Tra questi c’è anche Shoshana Borochov (Irina Starshenbaum), una donna moderna, progressista e femminista, in qualche modo figlia d’arte: suo padre, Ber Borochov, ha fondato il movimento sionista socialista, di cui Shoshana condivide e prova a portare avanti i principi e gli ideali. Il film ha una forte matrice storica che si mescola al melodramma: grazie al racconto della relazione tra Shoshana e Thomas Wilkin (Douglas Booth), Winterbottom ci mostra come la violenza e l’estremismo dividono gli individui e creano muri. Wilkin è membro della squadra antiterrorismo della polizia britannico-palestinese, affianca Geoffrey Morton (Harry Melling) nella caccia a un leader clandestino, il poeta Avraham Stern (Aury Alby). Stern pensa che la costruzione dello Stato di Israele possa passare solo attraverso la violenza: Wilkin e Morton sono i suoi principali obiettivi. Shoshana odia le politiche di Stern ma, come tutti gli altri, quando si intensificherà il clima di violenza, dovrà decidere da che parte schierarsi.

Fabrizio Di Giulio

Michael Winterbotton, già autore di Benvenuti a Sarajevo, Wonderland e 24 Hour Party People, riprende un progetto nato 15 anni fa con l’intento di dare continuità al suo lavoro di approfondimento sul colonialismo inglese. L’ispirazione è venuta dalla lettura di One Palestine, Complete di Tom Segev, e ha deciso di portare sul grande schermo un pezzo cruciale della Storia, fondamentale per la comprensione dell’odierno massacro in atto in Palestina. Il film è arrivato con tremendo tempismo: è stato presentato al Toronto Film Festival l’8 settembre 2023, un mese esatto prima dell’attacco di Hamas contro Israele, ed è in sala dal 27 giugno.

Shoshana la recensione del film di Micheal Winterbottom

Sebbene si tratti di un thriller, il film ripercorre meticolosamente ogni avvenimento storico, senza discostarsi troppo dai fatti reali. Un bene per chi vuole approfondire quel particolare periodo, ma un po’ troppo per chi voleva saperne di più su Shoshana e sulla sua storia con Thomas Wilkin. Finito il film, si ha infatti la sensazione di aver scoperto tanto sulla nascita di Tel Aviv, sul movimento sionista e sul terrorismo di quegli anni e meno sulla vita di Shoshana. Le scene si alternano a piccoli notiziari che forniscono il contesto di ciò che sta accadendo in Palestina. Non aspettatevi quindi un film biografico, Shoshana è molto di più: un grande viaggio nel passato di Palestina e Israele, un tempo lontano, segnato da violenza ed estremismo, che mai come oggi sembra spaventosamente vicino.

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