The Substance, il body horror che ha scioccato Cannes 2024, arriva nelle sale italiane. Vincitore del premio alla migliore sceneggiatura, il debutto in lingua inglese della cineasta parigina Coralie Fargeat ci regala una Demi Moore in stato di grazia. Il film segue una star di Hollywood in declino, Elisabeth Sparkle, determinata a sottoporsi a un trattamento tramite un siero illegale che promette di creare una versione migliore e ringiovanita di sé. Il barocco body horror che ne consegue è una pungente satira sul mito della bellezza e sugli standard estetici imposti dall’industria dell’intrattenimento. Con Dennis Quaid nei panni di Harvey, uno spietato produttore (un riferimento a Weinstein?), e Margaret Qualley nel pink body da aerobica, già iconico, di Sue: la versione «più perfetta» della protagonista.
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The Substance è stato girato interamente in Francia, con le riprese in studio a Parigi e le scene esterne di Los Angeles filmate in Costa Azzurra. La colonna sonora del film è stata concepita dal compositore britannico Raffertie. La pellicola si distingue per una prospettiva femminista inedita nel panorama horror, che si concentra sull’immagine del corpo di una donna matura. Un aspetto meno esplorato rispetto ai temi di ciclo mestruale e di maternità presenti in opere come Carrie o Rosemary’s Baby. Dalle sfide trasformative di Demi alla «mutazione» protesica di Margaret. Ecco, 10 curiosità pazzesche sul film più sconvolgente dell’anno.
La trasformazione protesica di Margaret Qualley
La 30enne attrice ha indossato protesi mammarie per rappresentare un’immagine idealizzata di bellezza, che ricordava Jessica Rabbit.
Gli effetti pratici
Fargeat si è affidata agli effetti pratici per l’80% del film, ritenendo che fossero fondamentali per trasmettere i temi della violenza.
La tuta mostro
Il processo di progettazione per il Mostro Elisasue, la grottesca creatura ibrida presente nel climax del film, ha richiesto all’effettista Pierre-Olivier Persin e al suo team quasi un mese. La testa del mostro è ispirata a quella di The Elephant Man, il dramma vittoriano di David Lynch su un uomo affetto da deformità. Margaret Qualley si sarebbe sottoposta a circa 7 ore di trucco per indossare la disgustosa tuta mostro.