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Tonali fa felice l’Italia. Spalletti vince anche in Belgio, azzurri ai quarti di Nations League

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Un gol del centrocampista del Newcastle abbatte Lukaku e compagni. Per il primo posto può bastare anche una sconfitta con un gol di scarto contro la Francia

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

L’Italia vola ai quarti di Nations League vincendo anche in Belgio. Successo meritato grazie alla prima rete con la Nazionale di Sandro Tonali che, complice la squalifica, non festeggiava un gol da 14 mesi. Per Spalletti è un grande risultato: ha ricostruito la Nazionale dopo il terribile Europeo e in cinque incontri da settembre in poi ha ottenuto quattro affermazioni e un pari grazie a idee e gioco. I Diavoli Rossi li abbiamo storditi con il palleggio e le rotazioni dei centrocampisti, con Barella dappertutto e gli altri che si inserivano in continuazione. Siamo sulla strada giusta, su questo nessun dubbio. Domenica a San Siro arriva la Francia che stasera non ha battuto Israele: saremo primi (e dunque avremo il vantaggio di sfidare una seconda nei quarti) anche in caso di sconfitta con un gol di scarto, ma soprattutto il punto che prima di stasera ci serviva per stare tranquilli, lo abbiamo preso a Bruxelles, vincendo e mostrando di cosa è capace l’Italia. Un messaggio importante. Anzi, un altro messaggio importante di una Nazionale rinata.

SUPER ITALIA

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Alla lettura delle formazioni iniziali tutto confermato per Spalletti: il regista è Rovella, preferito a Locatelli, mentre dietro a Retegui c’è incursore Barella, con Frattesi e Tonali mezzali. Tedesco, che non ha Doku, De Bruyne, De Ketelaere e Courtois, ritrova Lukaku titolare e gli piazza al fianco Openda, puntando sul 3-5-2 con Debast, Faes e Theate in difesa, Castagne e De Cuyper sulle fasce più Engels, Onana e Trossard come cerniera centrale. Il Belgio non pressa, si compatta tutto dietro la linea della palla e lascia che a fare la partita sia l’Italia. Il palleggio degli azzurri è preciso, con Barella che arretra tra le linee e gli altri che si muovono parecchio. Il primo tiro è di Frattesi, con Casteels che para facilmente. Il tasso di pericolosità aumenta quando usiamo il cambio di campo perché i padroni di casa sono molto stretti e gli esterni, che di fatto sono terzini, stanno parecchio bassi. L’azione dell’1-0 nasce da Barella che allarga sinistra per Dimarco, Retegui lotta in mezzo e permette a Barella di dare il via all’azione decisiva e di chiudere poi il triangolo con Di Lorenzo, autore dell’assist per Tonali. Il centrocampista del Newcastle non sbaglia ed esulta formando con le dita la lettera G, quella della fidanzata Giulia. Un’azione da applausi che certifica la superiorità dell’Italia. Al quarto d’ora abbiamo l’80% di possesso e il Belgio fa da sparring partner. Difficile da ipotizzare a fine giugno, quando eravamo a terra dopo un Europeo da incubo.

EQUILIBRIO

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Il Diavoli Rossi impostano “3+1”, con Onana che si abbassa ma è sempre seguito da Barella e i difensori, pur in superiorità numerica rispetto a Retegui e alla mezzala azzurra che pressa, non hanno il piede per far uscire “pulita” la sfera. Così Tedesco si sbraccia in panchina senza ottenere le risposte che vorrebbe, mentre Spalletti, che urla come se fosse sotto nel punteggio, è soddisfatto di quello che vede. Buongiorno è implacabile sul compagno di squadra Lukaku e per mezz’ora non c’è storia, poi però il Belgio alza un po’ il ritmo e inizia a tenere di più il pallone. Fatichiamo di più a uscire, Retegui non detta più la profondità e la sfida diventa più equilibrata perché i padroni di casa sono più aggressivi e intensi. Big Rom va sull’ottimo Rovella, Openda attacca con più decisione; in compenso Donnarumma se la cava con un paio di uscite alte. Superato il momento di difficoltà, prima di fine del primo tempo, con un’altra bella azione spettacolare, gli azzurri arrivano al tiro (smorzato) di Tonali in area. Al rientro negli spogliatoi Lukaku e compagni non hanno neppure una conclusione nello specchio.

ALTRO BELGIO

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 A inizio ripresa i Diavoli Rossi partono in maniera diversa rispetto alla prima frazione e ci provano con più convinzione: Debast chiama alla parata Gigio, mentre Engels batte alto sopra la traversa. L’Italia risponde con Retegui, innescato da Frattesi e fermato nell’uno contro uno in calcio d’angolo da Casteels. Pochi secondi e sono Frattesi e Di Lorenzo ad andare a un passo dal 2-0. Il match diventa vibrante, le due formazioni si allungano e ci vuole un riflesso di Gigio per fermare il diagonale da posizione defilata di Openda. Spalletti cambia qualcosa (Kean e Udogie per Retegui e Dimarco) con l’obiettivo di avere forze fresche, ma lo spartito tattico resta lo stesso, mentre Tedesco inserisce Al-Dakhil e Vermeeren per Engels e Theate. La vera svolta offensiva però la dà con Lukebakio per De Cuyper. In vista dell’assalto avversario entrano anche Locatelli e Raspadori per Rovella e Barella, che esce stanchissimo; fuori pure Cambiaso per Gatti. Su cross di Castagne Lukaku di testa sfiora il palo, poi ci vuole una deviazione in angolo di Di Lorenzo su botta del capitano belga. L’Italia è in difficoltà e su palla inattiva le dà una mano la dea bendata, con il colpo di Faes che si stampa sul palo. Tedesco getta nella mischia anche Bakayoko e ormai si gioca solo nella metà campo azzurra, ma resistiamo. E dopo il triplice fischio finale è festa sotto il settore occupato da 6.000 tifosi italiani.



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