Via al Sei Nazioni: dove vederlo in tv, quando gioca l’Italia (e quante chance ha)

Inizia con il botto il Giubileo del Sei Nazioni, edizione numero 25 del Torneo per giochi di squadra pi antico che ci sia (prima edizione dell’allora Quattro Nazioni datata 1883), con l’Italia alle prese con l’obbligo di non dover continuare a sentirsi invitata a una festa che non le appartiene.

Oggi debutta la Francia con l’Irlanda

Il battesimo del Torneo potrebbe gi indicare la strada e individuare al primo passo la possibile padrona della stagione: vietato dai preparativi olimpici lo Stade de France, la Francia va in trasferta al Velodrome di Marsiglia contro l’Irlanda (stasera, 2 febbraio, ore 21), per una partita che laver via solo a una delle grandi rivali la delusione di un Mondiale iniziato per vincere e rotolato malamente per entrambe nei quarti di finale contro le future finaliste (All Balcks e Sudafrica). All’inizio di tutto come d’incanto il destino ha disegnato la partita pi attesa, la sfida che pu indirizzare l’intera campagna di primavera, ricca di incognite dopo i fisiologici stravolgimenti, gli addii di chi ha fatto la storia nell’ultimo decennio, le ripartenze verso un nuovo ciclo.

Sar un’edizione del Sei Nazioni tutta da decifrare, sempre cos quando si deve ripartire dopo una Coppa del Mondo con destinazione un nuovo quadriennio di speranze e innovative architetture appena schizzate sulla carta.

La prima partita dell’Italia

Sar cos anche per l’Italia, all’ennesima ripartenza, si chiude un ciclo e si spera di aprire quello della consapevolezza: finita l’era del neozelandese Kieran Crowley e del suo gioco d’attacco, molto azzardo e pochi risultati, si ritorna alla scuola latina con Gonzalo Quesada, argentino con infiltrazioni tecniche francesi, pragmatico e maniacale nel ricercare la perfezione in ogni movimento, in ogni fase, in ogni evoluzione tattica del gioco. Per le rivoluzioni non ha avuto tempo, una sola settimana insieme con la squadra gli servita per dettare nuove regole, studiare i dettagli, ma la base quella di un gruppo uscito con le ossa rotte dalle ultime sfide del Mondiale (con Nuova Zelanda e Francia) e con la spiacevole sensazione di dover nuovamente imparare a vincere.

Pronti via e per gli azzurri sar subito sfida all’impossibile, all’Olimpico (sabato 3 febbraio, ore 15.15) arriva l’Inghilterra che nell’autunno iridato ha ritrovato la propria identit, tornata a rispettare i fondamenti del gioco, fino a sfiorare una clamorosa finale (sconfitta di un punto in semifinale dai futuri campioni del mondo del Sudafrica) per mettersi al collo un bronzo che sa di sostanza.

D’Oltremanica si sono messi in viaggio in pi di 22 mila per assicurarsi un weekend romano di sole ed emozioni (annunciato il tutto esaurito all’Olimpico), in cui non contemplato alcun risultato diverso dalla vittoria, con i bookmakers che pagano alla pari il successo dei sudditi di Sua Maest il Re e 8 volte la vittoria dell’Italia. D’altronde l’Inghilterra resta (insieme con la Nuova Zelanda) l’unica frontiera mai esplorata dall’Italrugby, nei 30 precedenti mai una gioia, dentro al Torneo solo lezioni dure da metabolizzare. Difficile volare con la fantasia, anche se il commissario tecnico Steve Borthwick si presenta con una squadra rivoluzionata da abbandoni illustri, infortuni e scelte personali (la Nazionale proibita ai giocatori inglesi che giocano all’estero), il loro gioco abrasivo, poco spettacolare e molto redditizio, tutto conquista di terreno e sfoggio di muscoli, sempre stato un rebus per il rugby italiano. dal 2013 che l’Italia non vince all’Olimpico (22-15 all’Irlanda) e nelle ultime 42 partite del Torneo l’unica, isolata, gioia se l’ regalata con l’impresa di Cardiff del 2022. Si riparte da qui, dalla saggezza di Quesada e dallo spregiudicato approccio del gruppo pi giovane tra quelli al via.

Italia, due coppie di fratelli

Battesimo di fuoco nel giorno dei fratelli d’Italia con i veneti Paolo e Alessandro Garbisi che avranno in mano le chiavi della regia e i fiorentini

Lorenzo e Niccol Cannone
colonne della mischia. Il gioco delle coppie azzurre, un piccolo record familiare difficilmente eguagliabile. Due cambi nella formazione: ko per una gastroenterite Ange Capuozzo, sar sostituito da Pani. Izekor invece gioca al posto di Iachizzi in panchina.

Il Torneo degli altri

La giornata d’esordio si chiuder a Cardiff (ore 17.45) con una classica, lo scontro celtico senza favoriti tra Galles e Scozia. I dragoni si sono dovuti specchiare con la crisi di vocazioni e di bilancio, hanno fronteggiato minacce di sciopero dei propri giocatori e scandali dei vertici federali, ma hanno in Warren Gatland un tecnico che ha saputo passare sopra alle difficolt per dare un senso alla tradizione di un Paese che vive di rugby. La Scozia a un bivio, gioco spettacolare, giocatori di talento, qualit in dosi industriali, la sensazione di poter competere con tutti, per arrivato il momento di dimostrare di saper vincere qualcosa di importante. L’occasione a portata di cardo.

Dove vedere il Sei Nazioni in tv

Tutte le partite del Sei Nazioni 2024 saranno trasmesse in diretta da Sky Sport, le partite dell’Italia anche in chiaro su TV8. Copertura totale su Sky Sport anche per il parallelo Sei Nazioni under 20, con l’Italia sempre in diretta.

Il calendario Sei Nazioni 2024

Prima giornata venerd 2 febbraio
Francia – Irlanda, ore 21 (a Marsiglia)
sabato 3 febbraio

Italia-Inghilterra ore 15.15
Galles-Scozia, ore 17.45
Seconda giornata sabato 10 febbraio
Scozia-Francia, ore 15.15
Inghilterra-Galles, ore 17.45
Domenica 11 febbraio
Irlanda-Italia, ore 16
Terza giornata sabato 24 febbraio
Irlanda-Galles, ore 15.15
Scozia-Inghilterra, ore 17.45
Domenica 25 febbraio
Francia-Italia, ore 16 (a Lilla)
Quarta giornata sabato 9 marzo
Italia-Scozia, ore 15,15
Inghilterra-Irlanda, ore 17.45
Domenica 10 marzo
Galles-Francia, ore 16
Quinta giornata sabato 16 marzo
Galles-Italia, ore 15,15
Irlanda-Scozia, ore 17.45
Francia-Inghilterra, ore 21 (a Lione)

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